“Ci sarà spazio per tutti”, ha detto ieri Beppe Iachini nella conferenza stampa di ieri (INTERVISTA COMPLETA). Le cinque sostituzioni e il ritmo di una gara ogni tre giorni renderanno di fatto necessarie numerose rotazioni. Ecco l’analisi che troviamo nell’edizione odierna del Corriere dello Sport. Sul primo aspetto aleggiano ancora molti dubbi: Beppe nelle partite giocate fino ad adesso disputate alla guida della Fiorentina ha mostrato di non amare molto cambiare aspetto a gara in corso. Basti pensare che nelle ultime due partite (Milan e Udinese), l’allenatore marchigiano ha effettuato solo due dei tre cambi disponibili , una rarità nel calcio moderno (LA FIORENTINA SI ERA OPPOSTA A QUESTA NUOVA VARIANTE). Un ulteriore curiosità riguarda la zona di campo in cui queste sostituzioni vengono effettuate, un esterno e un centrocampista della linea a cinque in entrambe le circostanze a dimostrare quanto Beppe sia “affezionato” al suo classico 3-5-2. Adesso però la situazione è completamente diversa: caldo, condizione fisiche precarie dopo un lungo stop e la vicinanza delle dodici partite rimanenti rappresentano un qualcosa di mai visto. Per il tecnico viola sarà quindi necessario adattarsi a questa situazione. Ma una cosa è certa, Iachini non è uno che cambia tanto per cambiare. Nemmeno se ha cinque sostituzioni a disposizione.
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Iachini e la variabile delle cinque sostituzioni: al tecnico non piace cambiare aspetto a gara in corso
Il tecnico marchigiano nelle ultime due gare di campionato ha effettuato solo due delle tre sostituzioni disponibili
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