E' la sfida fra due allenatori non di Firenze, ma che a Firenze si sono sentiti a casa. Prandelli di Orzinuovi, Pioli di Parma. I due allenatori possono confermare che è vero che si torna sempre volentieri dove si è stati bene. E così Prandelli ha accettato la panchina viola fino a giugno, Pioli tornò in riva all'Arno dopo l'esperienza all'Inter per poi andarsene per via delle accuse della precedente proprietà. Oggi Stefano è alla guida di un Milan operaio, costruito attorno ad Ibrahimovic e capace di un mezzo miracolo sportivo; a Firenze aveva puntato ugualmente sulla credibilità e sul rispetto delle regole all'interno del gruppo. Non è un caso se, dopo l'addio di Pioli che aveva creato qualcosa di profondo dalla scomparsa del povero Astori, è cominciato il tracollo della Fiorentina. I sogni per il futuro sono una panchina estera e una Nazionale, ma adesso c'è la Fiorentina del suo alter ego Prandelli. Se i tifosi potessero assistere, chiosa il Corriere Fiorentino, certo saluterebbero i due con sincero affetto.
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I ritorni di Prandelli e Pioli, Firenze e la Fiorentina nel cuore
Domenica i due saranno uno di fronte all'altro
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