La Repubblica questa mattina si concentra sui giocatori che Paulo Sousa ha resuscitato in questa prima fase di stagione. Il primo capolavoro è stato Alonso. Doveva andare via, invece è rimasto ed oggi è uno degli esterni più forti della Serie A. Corsa, tanti cross e anche qualche gol. Tra i successi c’è pure Roncaglia. Anche lui sembrava destinato ad essere sacrificato sul mercato, ma la partenza di Basanta ha bloccato tutto. E Sousa, che parla tanto anche fuori dal campo, lo ha rimotivato restituendo alla Fiorentina un giocatore che può far comodo. E lo stesso è successo con Astori che molti definivano uno scarto della Roma. Poi gli altri. Sousa ha preso Badelj e lo ha trasformato in un giocatore indispensabile. Ha ridato a Borja Valero la libertà di fare quello che vuole e pure con lui ha lavorato sulla testa. Lo stesso ha fatto con Ilicic. Infine ha rimesso in sesto Blaszczykowski e ha il merito di aver suggerito Kalinic per l'attacco. Un grande lavoro è stato fatto anche con Babacar, Bernardeschi e Rebic. L’ultima scommessa, anzi le ultime due, riguardano Rossi e Suarez. Con Pepito sta misurando i tempi e le partite, quando sarà al centro per cento la Fiorentina potrà fare un altro passo avanti. Con Suarez, invece, ci vuole pazienza. Non ha ancora capito bene cosa deve fare ma i precedenti invitano all'ottimismo.
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I miracoli di Paulo: quanti giocatori ha “resuscitato”…
Il lavoro di Sousa a Firenze sta portando ricchi frutti
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