Guai a dividere la squadra in riserve e titolari. Nella «democrazia del pallone» targata Paulo Sousa questi termini non sono previsti. Questione di motivazioni e di gestione della rosa, in cui tutti i giocatori trovano prima o poi lo spazio giusto. E tra questi c’è chi gioca e segna tanto (Kalinic e Ilicic, per esempio) e c’è chi gioca poco ma segna tanto comunque, come Babacar. Strano caso, quello del centravanti africano, fermo al momento a soli 248 minuti in campionato. Un dato che molto probabilmente domenica sarà aggiornato, visto che Sousa sta pensando di consegnarli una maglia da titolare nella sfida di mezzogiorno contro il Frosinone. E in quell’occasione l’attaccante spera di aggiornare un’altra statistica, quella dei gol segnati (3), che gli permette per il momento di essere il miglior attaccante viola per media minuti giocati-gol realizzati in Serie A. Una rete ogni 82 minuti, quasi una a partita. Ma per Paulo Sousa non è sufficiente. Il portoghese, infatti, pretende di più da lui, anche se poi pubblicamente lo protegge e chiede pazienza per un giocatore che è stato limitato fortemente da alcuni problemi fisici in estate.
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I gol non bastano: Babacar a lezione dal prof Sousa
Khouma ha la migliore media reti/minuti giocati tra i viola, ma il tecnico gli chiede più concentrazione e lo studio dei difensori. Domani, però, sarà titolare
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Babacar ci riproverà anche domenica, ma chi giocherà accanto a lui? Le soluzioni non mancano, anche perché Sousa può contare su attaccanti molto duttili. Dopo la buona prova di Verona, Pepito potrebbe tornare subito in campo dall’inizio, per avere continuità e proseguire la sua «riabilitazione calcistica». Anche Mati Fernandez scalpita e si giocherà il posto con Josip Ilicic. E poi c’è l’idea Kalinic-Babacar insieme.
Duccio Zoccolini - La Gazzetta dello Sport
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