Tris di primi. Nessuna indigestione, semmai un’abbuffata di emozioni per Federico Bernardeschi, reduce dai dieci giorni calcisticamente più intensi della propria carriera. Il 9 settembre scorso il primo gol con la maglia dell’Under 21. Domenica 14 l’esordio in Serie A con la Fiorentina. Due sere fa, contro il Guingamp, via con il primo acuto europeo. Sinistro da fuori nell’angolo e gol. Esultanza pacata, ma cuore a mille. Berna c’è. E ci sarà. A lungo fra l’altro, visto che ieri è sostanzialmente arrivato il rinnovo contrattuale fino al 2018.
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I giorni di Bernardeschi: il gol, il rinnovo e ora la maglia da titolare
Il gioiello viola potrebbe partite da titolare nella trasferta di Bergamo. Ed è pronto il rinnovo fino al 2018
Made in Italy Maglia viola sulle spalle da 12 anni, eccezion fatta per il campionato scorso in prestito a Crotone, in poche parole Bernardeschi è il prototipo del giocatore voluto dalla famiglia Della Valle. Educato, ma con grande personalità. E cresciuto interamente nel settore giovanile viola. «Tre punti d’oro e primo gol in Europa...sensazione unica» ha scritto lui, ieri, su Facebook. Un gol, quello contro il Guingamp, bello davvero: del resto il suo sinistro è educato al massimo. Gol festeggiato con la famiglia, presente in tribuna e la fidanzata (toscana anche lei) con la quale convive in un appartamento in zona Franchi. Ieri a Firenze si è presentato anche il procuratore, Nicola Pecini, suo amico da tempo. Incontro in sede con la società viola per discutere del rinnovo (fino al 2018), con adeguamento, del contratto. Fumata bianca. Previsto la prossima settimana il nero su bianco.
Idoli e rifiuti Nel 2011 arrivò una proposta allettante. Sir Alex Ferguson voleva infatti portarlo a Manchester (insieme ad altri giovani viola). In accordo con i suoi genitori (il papà lavora il marmo a Carrara), però, Bernardeschi declinò l’offerta. Corvino, allora ds, ringraziò pubblicamente il calciatore e la sua famiglia. Cresciuto guardando i filmati di Cristiano Ronaldo, attento osservatore dei numeri di Jovetic, il ventenne viola ha sempre detto di ammirare, tra gli italiani, Diamanti. Domani, a Bergamo, tenterà di soffiare la maglia da titolare a Babacar, suo grande amico dai tempi delle giovanili viola.
La Gazzetta dello Sport
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