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Guetta scrive: “Rossinelli, la finta mediocrità e il gol a Rivera”

"Povero Marco Rossinelli, destinato a restare insieme a pochi altri nella storiografia viola come emblema della mediocrità, lui che invece era un ottimo terzino d’attacco"

Redazione VN

"Vi proponiamo l'articolo amarcord di David Guetta sul Corriere Fiorentino:

""Ma che ve lo ricordate quando si giocava con Amenta, Zuccheri e Rossinelli? E Zagano? E Ricciarelli e Bruzzone? E allora, di grazia, che avete oggi da lamentarvi così tanto? Povero Marco Rossinelli, destinato a restare insieme a pochi altri nella storiografia viola come emblema della mediocrità, lui che invece era un ottimo terzino d’attacco, in linea con le ambizioni di medio-alta classifica. E anche le crude cifre parlano chiaro: 38 partite in 2 stagioni e 5 reti, niente male per un difensore. Un gol importante lo segnò pure Marco Rossinelli, nato a La Spezia nel 1949, è rimasto in viola dal 1976 al ‘78 al Milan di Rivera, ma non bastò per vincere la partita. Solo che quella era la Fiorentina di Antognoni più altri dieci, una squadra in cui nell’immaginario popolare anche uno medio scendeva di categoria. Arrivava con tanto di pedigree di possibile azzurro dalla Sampdoria dove aveva fatto bene, tanto da essere considerato uno dei tanti eredi di Facchetti, ma dopo il primo anno giocato alla grande con Mazzone, cominciarono i problemi. Approdò a Pescara, in serie B e la massima categoria rimase per lui solo un ricordo".

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