Il signore e la signora Pierini: bella coppia senz’altro, con qualche punto in più per la consorte che certo non passava inosservata. Era un altro calcio, ma maschilista come quello di oggi e la domanda che viaggiava implacabilmente nell’aria era: ma che viene a fare in trasferta? Nessuna risposta - scrive David Guetta sul Corriere Fiorentino - ha mai convinto i puristi del pallone, e anche Trapattoni, che proveniva dalla scuola di Nereo Rocco, aveva qualche perplessità sull’opportunità di organizzare queste partenze allargate, ma tant’è. Poi, come sempre accade nella vita, fino a quando tutto gira per il verso giusto ti puoi permettere tutto o quasi, se invece qualcosa comincia ad incepparsi, niente ti viene perdonato. Ecco quindi che l’omone di Viareggio dalla faccia buona (ma in campo si faceva parecchio rispettare) nato e cresciuto calcisticamente a Udine diventò suo malgrado uno dei capri espiatori della Fiorentina della vergogna, quella del 2001/2002 che finì in B. Pierini è uno dei destinatari delle sette maglie della vergogna, una trovata del tifoso storico Marzio Brazzini, che le andò personalmente a consegnare in ritiro con la Fiorentina praticamente in B. Lui non gradì affatto e rifiutò la consegna lasciandola sul tavolo salvo essere costretto dallo stesso Brazzini a portarsela in camera. Riteneva di aver sempre fatto il proprio dovere e in effetti venne mandato più volte in campo con la schiena a pezzi e con la brutta figura assicurata. La stessa che fece lui quando nel febbraio 2002 insieme ad altri compagni mise in mora la società per un ritardo di alcuni mesi nel pagamento degli stipendi, dando così una bella pugnalata alla credibilità della Fiorentina.
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Guetta scrive: “Pierini, le sette maglie e un epilogo da dimenticare”
Pierini fu uno dei sette destinatari delle maglie della vergogna consegnate da Marzio Brazzini nella stagione 2001-02
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