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Guetta scrive: Flachi, la maglia blucerchiata su un cuore viola

Si è rovinato per debolezza a 32 anni, ma prima ha regalato alla parte doriana di Genova perle tecniche inestimabili. Da ragazzo valeva Del Piero, da giocatore vero è arrivato ad essere Flachi, ma tanto è bastato per farne davvero uno fortissimo

Redazione VN

Vi proponiamo l'articolo di David Guetta sull'edizione odierna del Corriere Fiorentino:

"Sono stato un bischero, ma ho fatto del male solo a me stesso". Nonostante l’autocertificazione, ogni settimana arrivano da Genova nel suo locale al Ponterosso almeno una decina di tifosi, solo per rendere omaggio a uno dei giocatori più generosi (e bravi) che abbia mai vestito la maglia della Sampdoria. La casacca blucerchiata indossata con smisurato orgoglio, ma sotto il cuore è sempre rimasto viola. Francesco Flachi andava in Fiesole da ragazzino a tifare per Baggio e la curva se ne è ricordata il giorno in cui gli è stato negato il piacere di sfilare con i compagni dei primi anni Novanta. Si è rovinato per debolezza a 32 anni, ma prima ha regalato alla parte doriana di Genova perle tecniche inestimabili. Da ragazzo valeva Del Piero, da giocatore vero è arrivato ad essere Flachi, ma tanto è bastato per farne davvero uno fortissimo, che non sapevi mai come marcare. Quando segnò alla Fiorentina non esultò e non era certo una posa. Nel maggio 2005 chiese ai suoi compagni a Bologna un impegno particolare per vedere di dare una mano per salvare la sua squadra del cuore impegnata con il Brescia.

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