Leader della difesa. Elemento essenziale anche nelle formazioni del Fantacalcio. Sì, Gonzalo Rodriguez è uno di quei giocatori che ti porta sempre a casa il voto buono. E anche di più.
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Gonzalo tango viola
Il ritratto de La Nazione sul leader della difesa viola
Ha i piedi buoni, l’argentino, e Montella, piano piano, partita dopo partita, con lo scorrere delle settimane e dei mesi gli ha affidato la guida della difesa. A tre o a quattro, fa poca differenza, perché un posto lì, nel mezzo, Gonzalo Rodriguez ce l’ha e soprattutto lo merita.
Gioca quasi sempre a testa alta, l’argentino. E’ questo il suo modo di stare in campo. Ruvido ma con classe, ’cattivo’ ma senza provocare reazioni, Gonzalo è un giocatore di personalità e di esperienza. Corretto.
Anche per questo, probabilmente, appena sbarcato in Italia ha confessato di avere un idolo, un esempio, e di ispirarsi a quello che secondo lui (e non solo per lui) rimane uno dei più forti difensori a livello europeo della storia recente: Paolo Maldini.
Suona la chitarra ed è un punto di riferimento per lo spogliatoio della Fiorentina, Gonzalo. Simpatia e carattere latino-sudamericano gli hanno permesso di conquistare in poco tempo un ruolo di primo piano nel gruppo a disposizione di Montella.
Regista difensivo, interdittore, ma anche (basta rivedere i lampi dello scorso anno) abile finalizzatore, specie su palle inattive, calci di punizione e calci d’angolo. «Comunque non voglio fare carriera come... bomber», fu la battuta con cui commentò una delle reti che di sicuro hanno aiutato la Fiorentina a conquistare il piazzamento in Europa League.
Nato nel San Lorenzo, la squadra del suo quartiere di Buenos Aires, in Argentina, il difensore, lo scorso 13 marzo, subito dopo l’elezione di Papa Francesco, fu uno dei primi connazionali nel nuovo Papa a esprimere la sua gioia su twitter. Già perché oltre all’Argentina, ad accomunare Gonzalo a Papa Bergoglio c’era anche e soprattutto la maglia del San Lorenzo.
Emozioni e sensazioni forti che il difensore viola ha voluto condividere con i compagni di squadra e con tutti i tifosi della Fiorentina.
Il futuro di Gonzalo? Magari c’è anche la Nazionale.
Il ritorno o il (quasi) debutto, visto che le ultime apparizioni di Rodriguez risalgono al lontano 2005, prima di un brutto infortunio che lo costrinse a rinunciare al Mondiale del 2006.
Il giocatore viola sa bene che la concorrenza in Nazionale è di primissima fascia e che riprendersi uno spazio — anche il più piccolo — sarà un’impresa tutta in salita.
Ma è ancora dalle sue parole (in un’intervista di qualche tempo fa) che si percepisce la sua voglia di sognare e di volare alto.
«Voglio fare bene con la Fiorentina — disse —, voglio arrivare a riportare la squadra in Champions e poi... poi chissà qualcosa potrebbe arrivare anche a livello personale». In bocca al lupo, chitarrista viola.
La Nazione
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