Bisogna andarci cauti, molto cauti, con i paragoni che spesso (i paragoni) possono essere più dannosi che utili per chi ne è destinatario. Ma i numeri non ingannano e vanno oltre le valutazioni soggettive: per questo Gonzalo Rodriguez ha un che di Daniel Passarella. Facile associare subito i due per le origini (Argentina), per il ruolo (difensore centrale, anche se nel caso del “Caudillo” sarebbe meglio dire libero), per l’appartenenza (alla Fiorentina); più difficile, almeno all’inizio, avvicinarli per qualità tecniche e caratteriali, ma poi appunto sono arrivati in soccorso i numeri, cioè i gol, e allora il paragone è consentito. Passarella segnava come un attaccante, Gonzalo Rodriguez segna come un attaccante e, chissà, un pensierino a battere il suo famoso connazionale lo sta facendo. Anche se Gonzalo Rodriguez rimane Gonzalo Rodriguez con i suoi molti pregi e pochi difetti calcistici e Daniel Passarella è stato Daniel Passarella con la sua classe e la sua strabordante personalità che ne hanno fatto icona del pallone non solo sudamericano.
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Gonzalo? No, Passarella
Bisogna andarci cauti, molto cauti, con i paragoni che spesso (i paragoni) possono essere più dannosi che utili per chi ne è destinatario. Ma i numeri non ingannano e vanno …
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Gonzalo Rodriguez ci sta provando a superare il maestro. Intanto ha battuto la prima stagione di Passarella (3 gol), ha già eguagliato la terza (5 gol) e ha nel mirino la seconda (7). Poi, una volta raggiunto il prossimo traguardo intermedio, tenterà di centrare il bersaglio grosso per legare il proprio nome a quello della Fiorentina in maniera indissolubile dopo un solo torneo.
Corriere dello Sport - Stadio
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