La grande terrazza dell’appartamento di piazza Strozzi ha in terrà un parquet di tek e una grande vasca idromassaggio con vista sulla grandissima bellezza di Firenze.Mario Gomez ha lasciato l’Oltrarno (ma non i suoi ristoranti preferiti) e alla fine ha deciso che da questa parte poteva andar bene. Lui Firenze la sente, la ama. E, da privilegiato, la vive comunque con discrezione e senza tirarsela troppo. Cosa che potrebbe fare, visto che è stato accolto come una vera star. Ma la verità è che se hai cervello, non è che vai a cercarti la felicità solo strisciando la Visa gold da Louis Vuitton. E un calciatore senza pallone, benché ultra fortunato, molto felice non può essere comunque.
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Gomez si sente in debito con la città
L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara
Con quei ventimila sudati fradici che lo avevano applaudito al Franchi in un giorno bollente ed emozionato, Mario sente di avere un debito enorme. Certo, la sfortuna è sfortuna. Chi poteva immaginare una stagione così disgraziata? Fuori lui, poi fuori Pepito. E allora il sogno resta, ma non può essere ancora quello più bello, quello che la città vuole acchiappare da una vita.
Nel cuore tutti tengono stretto un pensiero: con Mario, Pepito, una difesa più solida e un centrocampista di valore, l’anno prossimo tutto può essere possibile.
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