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Gomez e le scuse ai tifosi: ma la speranza rischia di trasformarsi in delusione

La mano battuta sul petto sotto la curva viola, per chiedere scusa dopo un’altra giornata nerissima. La Befana di Mario Gomez è finita così, dopo 90’ da orrore, tra occasioni …

Redazione VN

La mano battuta sul petto sotto la curva viola, per chiedere scusa dopo un’altra giornata nerissima. La Befana di Mario Gomez è finita così, dopo 90’ da orrore, tra occasioni buttate, rigore sbagliato e un secondo tempo da assente ingiustificato. Parlare di crisi - scrive il Corriere Fiorentino - è quasi riduttivo. Arrivato nel tripudio generale e con un curriculum da cecchino infallibile, il tedesco in viola si è regalato appena una serata da protagonista: quella allo Stadium di Torino in Europa League (fu suo il gol dell’1 a 1). Il resto è fatto di infortuni, ricadute, continui rinvii per i rientri e lunghissime attese per una forma ancora mai arrivata. Il tutto con l’aggiunta di 4 gol di cui appena uno in questa stagione. Il gesto delle scuse, comunque apprezzabile, lo aiuterà a prendersi altri applausi anche domenica prossima. L’atteggiamento dei tifosi e l’affetto dei compagni in questo infinito incubo teutonico è la cosa più bella da raccontare: per Mario, centravanti dagli occhi tristi e dal senso del gol perduto, gli applausi non sono mai mancati. La tenerezza e la speranza di ritrovare un campione però, prima o poi lasceranno spazio alla delusione: se ci sei, SuperMario, batti un colpo.

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