Come un attaccante. In controtendenza con il meteo, la stagione di Alberto Aquilani ha cominciato a volgere al bello intorno alla metà di novembre. Quando la Viola si è ritrovata in casa qualcosa di leggermente diverso dal previsto. Più che un centrocampista con il vizio del gol, una punta con il vizio di correre. Concetto estremizzato per far capire quanto le 7 reti in campionato abbiano inciso nella rincorsa della Fiorentina al terzo posto.
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Gol su gol: nella Viola un Aquilani mai visto
Record di reti per il centrocampista della Fiorentina
Numeri
Record personale di gol ampiamente abbattuto: e cifre che fanno pensare a quanto Montella abbia perso nella prima parte della stagione. Considerato che un'infiammazione al tendine d'Achille ha messo fuori causa il centrocampista per oltre due mesi. La prima gara da titolare in viola infatti, Aquilani l'ha giocata l'11 novembre a San Siro contro il Milan. Era la dodicesima di campionato. L'indizio di una stagione da ricordare arrivò subito sotto forma di gol segnato dopo appena dieci minuti. E se le sette reti sono state siglate nei modi più disparati, dal sinistro alla punizione liftata passando per il colpo di testa, un altro dato esalta la stagione del rilancio. Aquilani va a segno ogni 239 minuti giocati, un gol ogni due partite e mezzo. Nella Fiorentina soltanto Larrondo (ogni 117 minuti), Toni (183), Jovetic (190), Ljajic (191) ed El Hamdaoui (209) hanno un miglior rapporto tra i gol segnati ed i minuti giocati. Sono tutti, ovviamente, attaccanti.
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Giovanni Sardelli - La gazzetta dello Sport
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