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Gol, spettacolo e pochi rischi

L’articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica

Redazione VN

La presa di Zurigo è questione di dodici minuti. Un lampo sublime di una strana coppia made in Sud America. Due che guadagnano molto bene, chiaro, ma anche molto meno di un buon numero di compagni di squadra. Il primo ha la faccia tenera e un po’ ingrugnita da macellaio di quartiere (i suoi, in Argentina, questo facevano di mestiere), l’altro è un ballerino colombiano, un fuscello leggero come una piuma che quando si scatena è bene che ti raccomandi a tutti i santi che puoi. E la coppia a un certo punto va di repertorio: Gonzalo inventa un lancio da dieci in pagella e Guillermo stoppa, parte, scatta, dribbla e scaraventa dentro la palla come fosse uno scherzo, da quella posizione così improbabile e defilata. Dodici minuti, appunto, e la Fiorentina, che gioca con il lutto al braccio in ricordo di Valter Tanturli, ha fatto quello che ogni squadra sogna di fare in trasferta in una partita di andata di Coppa: segnare una rete che mette le cose subito in chiaro. (...)

Ma diciamo che il mitico Marione Gomez ha fatto capire quello che la matematica dei luoghi comuni (spesso veri) ha un senso. Per dire: la forma di uno con quel fisico a inizio stagione è quella che è. E, infatti, quando un bomber sta così e così va a finire che cerca la rete in tutti i modi, magari non passando un pallone d’oro a Pepito, che è lì da solo in mezzo all’area, o calciando fuori da posizione perfetta. Poi però il tedesco costringe il difensore all’autogol. E questo fa bene al cuore. Di Montella. E pure al suo. Il tutto su assist di Pepito. Sì, Pepito: un altro che l’Europa se la mangiava intera a forza di gol. Che voglia di calcio. Ok, non sta ancora benissimo, però cerca la giocata. E il resto? Concreto Ambrosini, un po’ disorientato Savic, e una squadra nel complesso che cresce e sa soffrire. La Fiorentina, così, con due reti vola in campionato con la testa sgombra da ansie. Nella sfida di ritorno con gli svizzeri basterà non fare follie.

Benedetto Ferrara - la Repubblica