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Gol, dribbling e sogni è tornata la violamania

Il bilancio di Repubblica: difesa da registrare, l’attacco…

Redazione VN

Quattro partite. Sei punti in campionato (tre in più dell’anno scorso) e passaggio ai gironi di Europa League. Miglior attacco della serie A (con la Juve), tre gol subiti. Primo posto in classifica. Squadra più pratica, ma anche spettacolare. Gomez & Rossi una delle migliori coppie gol. Insomma, dopo dieci giorni di calcio vero si può già fare un primo piccolo bilancio della nuova Fiorentina. Niente di definitivo, sia chiaro, solo le prime impressioni...

IL GIOCO - Come abbiamo visto a Zurigo e anche a Genova la Fiorentina è una squadra che gioca a calcio. Bella e spettacolare come lo era stata l’anno scorso. Semmai quest’anno è cambiata l’attenzione nei suoi confronti, e sono aumentati gli impegni, quindi è possibile che in certe partite la squadra pensi più al risultato che al resto. Funziona così. Come ha detto Montella le grandi squadre vincono anche giocando male. Ma la Fiorentina nel suo Dna ha il calcio spettacolo che piace al suo allenatore. Tutto in velocità. Quello che ha fatto anche domenica sera. I giocatori ci sono, le idee anche, però è impensabile immaginare una Fiorentina convincente e brillante per cinquanta partite. Questo è un anno diverso, con giocatori diversi, dove qualche volta la praticità può sostituire il bel gioco. «Non dobbiamo strafare» ha detto Montella alla vigilia della partita con il Genoa. Ecco, la Fiorentina deve imparare a essere convinta e concreta, poco leziosa, mai presuntuosa.

LA CONDIZIONE - Questa squadra è in ritardo di condizione. Così hanno detto in tanti dopo la gara di ritorno con il Grasshopper. Ma la condizione non si valuta dalla prestazione. Infatti i dati che ha archiviato Montella indicano una squadra che fisicamente sta bene, che corre tantissimo e per niente in difficoltà. Certo la condizione non è ancora al top, ma di questi tempi è giusto così. Montella sta procedendo per obiettivi. Il primo era superare il preliminare e arrivare in Europa League. Fatto. Poi doveva iniziare bene in campionato per dare fiducia ai suoi giocatori. Fatto anche questo. (...) Insomma, questo è il momento più difficile della stagione e le prossimedue settimane serviranno a preparare la squadra per questo tour de force.

PORTIERE E DIFESA - Sono i due punti critici della Fiorentina. Neto dopo l’errore in coppa si è rifatto contro il Genoa. La squadra e l’allenatore lo difendono, la città cerca di aiutarlo. Ha qualche limite di tenuta psicologica, ma se impara a gestire la tensione può crescere anche sul piano del rendimento. Certo è una scommessa. Balla un po’ anche la difesa. Anzi, la fase difensiva. La Fiorentina nonha ancora trovato l’equilibrio giusto e ogni tanto sbanda. Gonzalo Rodriguez è già in grande condizione, mentre Savic è sembrato un po’ indietro rispetto all’anno scorso. In crescita Tomovic, che deve trovare anche lui la condizione, infortunato Roncaglia. Tra le sorprese positive di questo inizio ci sono Compper e Alonso. Due su cui Montella può contare.

MARIO & PEPITO - Che coppia quei due. Rossi dopo due anni senza pallone ha già segnato tre gol in due partitedi campionato e segue da vicino Hamsik. Gomez, che qualcuno aveva già ribattezzato «bidonez » si è preso il suo tempo e a Genova si è rimesso in pari. Due gol e un’altra prestazione convincente. Il centravanti che mancava (e che serviva). Lui e Pepito sono una coppia perfetta. In due hanno tutto: forza, velocità, colpo di testa, tiro, istinto, senso del gol. E siamo solo all’inizio. A Rossi manca continuità, e Gomez non è ancora al top della condizione. Se continuano così ci sarà da divertirsi.

la Repubblica