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Gli “italiani-viola” ora si fanno valere: sono loro il valore aggiunto in Europa

La Fiorentina è sicuramente la squadra italiana con meno autoctoni in rosa (5 su 31), ma, come ricorda Stadio, è pure quella che fino ad oggi, tra campionato e Europa, …

Redazione VN

La Fiorentina è sicuramente la squadra italiana con meno autoctoni in rosa (5 su 31), ma, come ricorda Stadio, è pure quella che fino ad oggi, tra campionato e Europa, ha saputo parlare la lingua di casa più di tutte le altre connazionali. La squadra viola ha fatto sentire la propria voce soprattutto in Europa: Aquilani ha realizzato il suo primo gol stagionale in Bielorussia, dimostrando il suo feeling con questa competizione (ha segnato in ogni edizione disputata, dal Liverpool alla Fiorentina), Bernardeschi si è confermato bomber continentale con due gol all’attivo in 108 minuti, oltre che miglior marcatore stagionale della squadra, e pure Pasqual, in odore di convocazione da parte di Conte con lo stesso Aquilani, ha dimostrato di essere ancora insidioso con i cross. In Europa, dei sei gol realizzati complessivamente, tre, dunque la metà esatta, portano la firma di italiani.

L’Inter è ferma a quota due su tre (entrambi realizzati da Danilo D’Ambrosio, cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina), la Roma uno su sei, il Napoli zero su cinque come la Juventus (zero su due). Di tutte le squadre italiane impegnate sul doppio fronte, nazionale e internazionale, la più azzurra di tutte nel numero dei gol realizzati è l’Inter, che però sfrutta la naturalizzazione di Pablo Daniel Osvaldo. Segue poi la Roma. Sui 14 centri effettivi messi insieme dai giallorossi, ne ha festeggiati ben 5 con talenti autoctoni. La Fiorentina è la terza forza di questa particolare classifica, anche se nei due gol in campionato figurano tra i marcatori solo giocatori stranieri, Babacar e Kurtic. In questo caso, la nota lieta è arrivata dall’assist, a firma di Bernardeschi. Sicuramente la squadra che, pur avendo in rosa un importante numero di italiani (20 su 36), vanta numeri che vanno controcorrente è la Juventus: i bianconeri, sui 12 gol messi insieme tra Champions e campionato, ne hanno visti segnare solo uno da Marchisio.

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