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Gli esperti: “Viola, compattati ed esalta il bello”

Polani, Ciuffini e Pallanti analizzano il momento viola da un profilo psicologico e psichiatrico

Redazione VN

Il Corriere Fiorentino ha intervistato Diego Polani, presidente nazionale degli operatori in Psicologia dello Sport, per analizzare il delicato momento di casa Fiorentina: "Montella è la persona più importante della Fiorentina in questo momento, dovrà essere lui a lavorare in profondità nella testa dei suoi calciatori. Di Vincenzo sono stato docente al Supercorso di Coverciano e lo conosco come una persona puntuale e precisa, è uno che non parla a vanvera e se ha detto certe cose significa che qualcosa è successo davvero. Compattarsi, senza dare ascolto a voci esterne e fidarsi del proprio allenatore e di se stessi. Solo così si esce dal tunnel. La motivazione conta, ma la fiducia in se stessi e nel resto dei compagni adesso è essenziale. Ho seguito con piacere i viola in questi mesi e quello che vedo è una squadra sana, anche nella mentalità. Perdere ci sta, ma basterà una scintilla per riaccendere il fuoco."

Fabio Ciuffini, psicologo dello sport che collabora con calcioscouting.com, ha aggiunto: "Una sessione video potrebbe aiutare, rivedersi magari nelle proprie gesta migliori risveglia autostima. La Fiorentina infatti non ha disimparato a giocare a calcio, ma è solo vittima di stress. Non sono sorpreso di questo calo improvviso certi ritmi di lavoro, considerando viaggi, ritiri, pressioni esterne e il poco tempo per allenarsi, portano anche questo tipo di delusioni: a Napoli ho visto difficoltà perfino nel controllo palla e nel prendere decisioni anche elementari. Segno di un disagio mentale che ha portato alla sconfitta. Io però resto ottimista perché sfogarsi tutti insieme nello spogliatoio servirà a rilanciarsi psicologicamente".

A La Nazione invece ha parlato Stefano Pallanti, docente universitario e direttore della Psicologia di Careggi: "L'allenatore è un po' il propagandista della squadra. Montella è una persona molto perbene, sincera e onesta. Gli allenatori non devono essere sinceri. Dicendo che ha visto una squadra che non gli è piaciuta, Montella dev'essere consapevole che non è il modo per presentare una squadra che davvero non è piaciuta. La comunicazione è fondamentale: parlando alla stampa, Montella parla alla squadra. L'onestà finisce per rendere trasparente ogni possibile camuffamento, invece necessario per ricaricarsi. Le sue parole sono un'assunzione di responsabilità tardiva, non serve a niente a questo punto. Come si salva la stagione? Esaltando il bello che c'è. Pensando differente. E' stato fatto molto per portare la Fiorentina fino a primavera con tre traguardi da raggiungere. Sono state perse due partite ma in Italia tutti si sono convinti che la Fiorentina è una grande squadra. Che non è un'illusione".

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