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Giovani calciatori viola crescono

La Fiorentina Primavera sogna di diventare come Bernardeschi

Redazione VN

Vi proponiamo un estratto dell'articolo della Repubblica sul settore giovanile viola:

"C'è più gusto se il campione del futuro nasce, cresce e si forma nella tua città. Magari se è pure tifoso della squadra locale e se decide di giocare e vincere con la maglia della prima squadra. Utopia? No, strategia. E programmazione. Quella del settore giovanile, sul quale la Fiorentina ha sempre sperato per poi puntarci realmente dopo anni di promesse mai mantenute. L’ultima volta che i viola hanno vinto il torneo di Viareggio era il 1992 e da allora per la Fiorentina tanti i sogni infranti. (...) Tre nomi su tutti: Bernardeschi, Chiesa e Babacar. Cresciuti facendo la trafila nelle giovanili viola. Bernardeschi e Chiesa avevano circa dieci anni quando indossarono per la prima volta la maglia viola, provenendo rispettivamente da Ponzano e Settignanese. Babacar ci arrivò a quattordici anni. Segno concreto e tangibile che dalla Primavera possano uscire anche dei talenti pronti per la prima squadra: da coltivare, seguire e poi lanciare nella speranza che possano diventare i titolari del futuro. Non è un caso che Bernardeschi abbia letto il giuramento della 69 esima Viareggio Cup. È lui il simbolo di chi ce l’ha fatta, la guida per tutti coloro che giocano e sgomitano nella Primavera del tecnico Federico Guidi. Già, ma ci saranno nuovi campioni da aspettare e ammirare nella formazione viola? Contro il Cai, nella vittoria in rimonta al debutto, alcuni calciatori si sono messi in evidenza. Come Mlakar, Perez e Gori: il primo, attaccante sloveno classe ’98, sta macinando gol da quando arrivò a Firenze nel 2015 e nello scacchiere di Guidi è la punta inamovibile. Perez invece arrivò nel febbraio del 2016: esterno destro d’attacco, statunitense classe ’98, ha esordito con Sousa lo scorso novembre nella sfida poi persa contro l’Inter a San Siro rilevando Tello a quindici minuti dal termine. (...)«Castrovilli mi ha impressionato - disse qualche settimana fa Giancarlo Antognoni - se non ha futuro lui…». Scalera, classe ’98, è un terzino destro che (chissà) potrebbe mettere la parola fine a una questione tra il comico e il tragico in casa viola per quel ruolo. Chi invece è un po’ scomparso dai radar negli ultimi anni è il centrocampista (’98) Diakhate. Sousa lo aggregò alla prima squadra nel ritiro estivo della passata stagione, salvo poi non trovare spazio. Quest’anno si sta rilanciando. Occhio poi ai figli d’arte, anche a quelli che in prima squadra ancora non sono arrivati. Come Riccardo Sottil (’99), figlio di Andrea (che adesso allena il Siracusa) e capace di spaziare su tutto il fronte offensivo. O come il difensore Riccardo Baroni (’98), figlio di Marco che col suo Benevento che lotta per un piazzamento nei playoff sta sorprendendo un po’ tutti nella serie cadetta. Entrambi figli dei due ex giocatori della Fiorentina, sperano di poter seguire le loro orme. (...)

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