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Gioco e personalità come nei momenti migliori

La Fiorentina c’è, la commozione di Baba spiega tutto. L’articolo di Ferrara su Repubblica

Redazione VN

Khouma Babacar piange di felicità. È lui a trovare la rete del pareggio (1-1) all’ultimo respiro. A Kiev la Fiorentina c’è, ma tutto sembra terribilmente difficile. La Dinamo si tiene in piedi grazie a una deviazione sfortunata di Tomovic. Poi le occasioni fallite, un palo, la sensazione che non ci sia modo di cambiare le cose. E, invece, ci pensa Babacar, buttato dentro da Montella al posto di un Gomez trasparente. La commozione del ragazzo senegalese spiega tutto. Giovedì prossimo sarà la Dinamo a dover recuperare.

E ci sta che la lezione rimediata dalla Juve abbia insegnato qualcosa ai viola. Rispetto agli ultimi rovesci di Coppa Italia e Campionato, il primo tempo di Kiev ci restituisce una Fiorentina degna di questo nome. La squadra copre tutti gli spazi e ferma il gioco degli avversari quasi sempre sulla propria trequarti. Il centrocampo è in palla: nonostante l’assenza di Pizarro il reparto tiene botta e fa ripartire il gioco con autorevolezza. Badelj copre, Borja (ottima partita) lavora a tutto campo con spirito creativo e Mati Fernandez salta spesso l’uomo negli uno contro uno. C’è tranquillità e costanza. E, soprattutto, la capacità di far gioco nella metà campo avversaria.

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