Alberto Gilardino, tramite le colonne de La Gazzetta dello Sport, ripercorre in una lunga intervista il suo passato e la mancata convocazione ai Mondiali: “Al Milan primi due anni alla grande poi non hanno più creduto in me, ma credo che il Gilardino di allora non sia il Gilardino di oggi quindi mi prendo le mie responsabilità. Poi ho dimostrato di essere sempre sul pezzo: in Champions con la Fiorentina, a lottare per la salvezza con Bologna e Genoa. Segnando sempre. La non convocazione di Prandelli? Sono rimasto molto deluso, sarei ipocrita a dire il contrario. Non discuto la scelta, spetta al c.t. farla. Certo, sono convinto di aver fatto di tutto per meritarmi il Mondiale. I 15 gol con il Genoa sono arrivati nonostante il campionato altalenante del mio club e gli infortuni subiti. Resta l’amarezza, ma non è legata alla decisione tecnica. Si aspettava una telefonata di Prandelli? Sì: sono stato un suo giocatore, tra club e Nazionale, per quasi 10 anni. Avrei apprezzato il gesto, ma forse sono io che ho una visione più romantica del calcio”.
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Gilardino: “Mi aspettavo una telefonata dal CT”
Alberto Gilardino, tramite le colonne de La Gazzetta dello Sport, ripercorre in una lunga intervista il suo passato e la mancata convocazione ai Mondiali: “Al Milan primi due anni alla grande …
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