Gil Dias e gli altri giovani in rampa di lancio

Prima erano giovani scommesse, poi - scrive La Nazione - pianticelle da crescere, adesso iniziano a essere giocatori su cui puntare. L’ultimo in ordine di tempo è stato Simone Lo Faso, che a Benevento ha debuttato in maglia viola. In serie A aveva già fatto il suo esordio con il Palermo e nelle dieci gare giocate nella disgraziata stagione scorsa dei rosanero aveva confermato doti e potenzialità. Entrambe enormi. Domenica un po’ di emozione, qualche passaggio a vuoto, ma anche un destro secco che avrebbe meritato la rete. «Felicissimo per l’esordio in maglia viola e per la vittoria! Ringrazio tutti i tifosi e la gente che mi vuole bene per i messaggi. Adesso testa a mercoledì». Questo il messaggio che Lo Faso ha affidato al suo profilo Instagram, ringraziando così i tanti messaggi ricevuti per il suo esordio al quale è mancato il gol per un soffio.

Sarà per la prossima volta, considerato che Pioli è sempre più convinto che il numero 27 sia non un’opzione, ma un’alternativa credibile per le corsie. Entrambe le fasce per la sua facilità ad usare tutti e due i piedi. Domenica è stata spedito sulla destra, al posto di Chiesa. E a destra scalpita un altro puledro di razza che ha già dimostrato di avere potenzialità enormi. Di due anni più ‘vecchio’ rispetto a Lo Faso, Gil Dias (classe 1996) è rientrato ieri in gruppo, come da programma, dopo la frattura al mignolo che lo ha tenuto fuori nelle ultime partite, dopo aver giocato tre partite con la fiorentina, andando a segno nella goleada contro l’Hellas Verona. Ora torna a disposizione e questi impegni ravvicinati potrebbero spingere Pioli a spedirlo in campo dal primo minuto per far rifiatare gli esterni. Difficile domani contro il Torino, più probabile domenica a Crotone.

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