«È stato anche un grave errore togliersi la maglia». Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, non ha dubbi: quello che è accaduto a Genova è grave, anzi gravissimo. Sia l'aver consentito che una partita fosse sospesa (dopo lo stop al derby di Roma del 21 marzo 2004), sia e soprattutto essersi tolti le maglie per «soddisfare» le richieste degli ultrà. Rincara la dose il presidente del Coni, Gianni Petrucci: «Vergogna, vergogna, vergogna». Il campo del Genoa è già diffidato e questi eventi saranno sanzionati severamente. Intanto le indagini della Digos, in base anche alla possibilità di effettuare fermi «differiti», stanno concentrandosi sulle immagini. Presto scatteranno Daspo e denunce.
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Genoa, stangata assicurata: porte chiuse fino a fine stagione?
«È stato anche un grave errore togliersi la maglia». Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, non ha dubbi: quello che è accaduto a Genova è grave, anzi gravissimo. Sia l’aver …
Situazione estrema
Ma cosa accadrà ora al Genoa e al «Ferraris»? Tutti si aspettano una lunga squalifica del campo, sicuramente si arriverà a porte chiuse fino a fine stagione, mentre è più difficile che si vada fuori da Genova. Anche in questo caso, però, si giocherebbe a porte chiuse. Oggi l'attesa è per le decisioni dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel, ma soprattutto per capire cosa ha scritto l'arbitro Tagliavento (ma anche gli uomini della Procura federale) sul suo referto. Innanzitutto un dubbio: la gara è ripresa regolarmente o solo «pro forma»? In questo caso il risultato finale sarà di 4-0, il risultato maturato sul campo al momento dell'interruzione.
Collaborazione
Sulle sanzioni influiranno anche le cosiddette «esimenti», cioè quanto la società del Genoa ha fatto per evitare disordini e su questo il comportamento di Sculli potrebbe influire favorevolmente sulla decisione del giudice sportivo. Di contro gioca contro il Genoa la dichiarazione del presidente Enrico Preziosi, che si dice responsabile del gesto di togliersi le magliette per darle ai tifosi. E Preziosi va oltre: «A questo punto spero che ci venga squalificato il campo e andremo così a giocare fuori in maniera più serena».
Condanna
Abete stigmatizza le dichiarazioni del presidente del Genoa: «È testimonianza di una grande amarezza, ma — dice a Sky Sport — le squalifiche non sono frutto di una decisione di un presidente, ma di un'autonoma valutazione degli organi di giustizia». Poi aggiunge: «È stato un grave errore togliersi la maglia». Ma ancora più duro scende in campo il presidente del Coni. «La maglia è il simbolo intangibile di una squadra e non può essere né offesa né vilipesa o, tantomeno, oggetto di trattative — ha detto Petrucci all'Ansa —. Aver chiesto e acconsentito di far togliere le maglie ai giocatori del Genoa rappresenta un sacrilegio sportivo di cui i colpevoli dovranno rispondere in ogni sede». La condanna arriva anche da parte del ministro per lo sport Piero Gnudi: «Ancora una volta la violenza e la prepotenza di una esigua minoranza hanno avuto il sopravvento sullo sport, in una giornata che dovrebbe essere invece di festa, svago e passione vera». E il vicepresidente federale Demetrio Albertini dichiara: «Non bisogna tollerare più queste cose. Dobbiamo prendere i provvedimenti giusti e in tempi rapidi».
La Gazzetta dello Sport
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