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Genoa-Fiorentina, c´eravamo tanto odiati

Come sembrano lontani i tempi di Gasperini e Prandelli! Genoa e Fiorentina sono ancora alla ricerca di una guida sicura: Preziosi è passato attraverso Ballardini, Malesani e Marino, Della Valle …

Redazione VN

Come sembrano lontani i tempi di Gasperini e Prandelli! Genoa e Fiorentina sono ancora alla ricerca di una guida sicura: Preziosi è passato attraverso Ballardini, Malesani e Marino, Della Valle dopo Mihajlovic ha puntato su Delio Rossi ma sta fallendo anche lui. Prossimamente cambieranno anche i direttori sportivi. Al Genoa, a fine stagione, arriverà Sean Sogliano, mentre la Fiorentina non ha ancora scelto a chi affidare la responsabilità dell´area tecnica, anche se ha già ufficializzato la fine del rapporto con Corvino (e c´è Capozucca tra i candidati alla successione). Dopo il 3 a 3 del 15 febbraio 2009, con i rossoblù di Milito e Thiago Motta rimontati all´ultimo secondo dopo essere stati in vantaggio di tre gol, quella tra Genoa e Fiorentina non può essere una partita come le altre. Tanto meno questa sfida che andrà in scena domenica a Marassi e vede giocare con la maglia rossoblù due protagonisti della Fiorentina della Champions.

È la prima volta di Gilardino contro la squadra per la quale ha segnato 59 gol tra campionato e coppe. «Ringrazio la Fiorentina per le grandi stagioni vissute insieme, la città di Firenze e i suoi splendidi tifosi per l´affetto e la stima che mi hanno sempre dimostrato», ha detto appena approdato a Genova. Lui avrebbe voluto arrivare già in estate, ma i Della Valle si impuntarono:12 milioni, non un centesimo meno. Così a gennaio hanno finito per venderlo per 8 milioni...

Ma quante polemiche hanno accompagnato la sua partenza di Gilardino. La miccia una dichiarazione di Delio Rossi: «Quando sono arrivato ho cercato di responsabilizzare per prima cosa i giocatori più importanti, tra questi Gilardino. Ma lui, dopo qualche tempo, mi ha confidato che c´era qualcosa che non andava, come se si fosse spenta una luce. Non ha senso tenere un giocatore che non ha più motivazioni, a Firenze aveva esaurito il suo ciclo». Immediata la replica del diretto interessato: «Mai spenta la luce! Per essere utile alla Fiorentina, dopo l´infortunio di quest´estate, ho accelerato i tempi di recupero e sono rientrato anche se non ero al top della condizione».

È uno che non sa dire no, Gilardino. Così a febbraio si è stirato in allenamento per non aver voluto contraddire il medico sociale che, nonostante un leggero fastidio muscolare, gli ha detto che avrebbe potuto tranquillamente fare allenamento. Morale un mese di sosta ai box e medico licenziato. Proprio quando la coppia con Palacio stava cominciando a funzionare, anche se Gilardino, da cecchino infallibile si era soprattutto riciclato come uomo assist. Nella città di Paganini non ha ancora mostrato il suo marchio di fabbrica. Dopo aver segnato al Napoli, quello che al momento resta il suo unico gol, era infatti così tarantolato da dimenticarsi di suonare il violino. «Io e Palacio insieme formiamo una grande coppia - dice - Voglio fare bene in queste ultime 10 giornate e guadagnarmi un posto per l´Europeo». Prandelli l´aspetta: «Ora finalmente lo vedo più sereno...».

Quando a gennaio Genoa e Fiorentina erano sul punto di chiudere, Gilardino ha ricevuto una telefonata da Frey: «Ti aspetto. Qui si sta d´incanto, il pesce è freschissimo e c´è un tifo molto caldo». Sebastien, che a Genova ha trovato l´amore (si è fidanzato con Lavinia, la giornalista di Genoa Live, la web-tv del club rossoblù) è il portiere più battuto della serie A, però prende sempre 7 in pagella perché la difesa è un colabrodo e lui riesce a limitare il passivo. Lo choc di trovarsi di fronte la squadra nella quale ha giocato per 6 anni, lui l´ha già superato. E poi non ci sono più né Mihajlovic né Corvino, i suoi due grandi nemici: «Ma ancora non ho capito perché quest´estate in ritiro mi hanno trattato così...».

La Repubblica (ed. Genova)