Prendi l’Europa League con trasferte in terre lontane il giovedì sera, aggiungici i due convitati di pietra, i lungodegenti Klose e Gomez, e il cocktail è servito. Brutta partita e mediocre 0-0 per Lazio e Fiorentina, che mantengono così intatte le chances di essere protagoniste nell'altro campionato. Quello che viene dopo Roma, Napoli e Juventus citate in rigoroso ordine di apparizione lassù, nell'altissima classifica. Nove e dieci punti di distacco dai giallorossi, due di meno dalla coppia inseguitrice, e stiamo parlando di squadre che sono al sesto e settimo posto.Questa è la stagione dei distacchi siderali, con la seconda coppa europea obiettivo massimo del presente e del futuro di Lazio e Fiorentina.
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Gazzetta: la Fiorentina punta tutto sull’EL
Prendi l’Europa League con trasferte in terre lontane il giovedì sera, aggiungici i due convitati di pietra, i lungodegenti Klose e Gomez, e il cocktail è servito. Brutta partita e …
Ai punti
Magra consolazione per Petkovic che fin qui con Montella, due su due, aveva sempre perso. Valessero gli score del pugilato, ai punti la Lazio questo match se lo prende, non fosse altro perché il migliore della viola, toh!, è per una volta il discusso portiere Neto, che non compie miracoli ma si fa trovare pronto sulle conclusioni di Hernanes, il migliore della compagnia, Candreva e Floccari. Quanto a Marchetti, si complica un po’ la vita quel paio di volte che il pallone piove dalle sue parti, ma è poca roba, la Fiorentina punge il minimo sindacale. Otto ammonizioni a cura di Orsato sembrerebbero testimoniare di un match ruvido, ma è una falsa impressione. Solo tanta, infinita stanchezza. Pressing e confusione. Le buone intenzioni sono un cosa, ma il campo dice altro. Lazio e Fiorentina hanno molta ruggine e il desiderio di scrollarsela di dosso passa attraverso un’unica strada, quella del reciproco pressing. Il risultato è una grande ammucchiata che finisce con l’essere infarcita di errori.
La Gazzetta dello Sport
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