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Gazzetta: Viaggiare fa bene alla Fiorentina

Viaggiare fa bene alla Fiorentina, anche se non è che in casa si soffra tantissimo, però se i viola non sono a punteggio pieno è colpa del pareggio subìto quasi …

Redazione VN

Viaggiare fa bene alla Fiorentina, anche se non è che in casa si soffra tantissimo, però se i viola non sono a punteggio pieno è colpa del pareggio subìto quasi al termine nel match contro il Cagliari, una settimana fa. Fuori fanno spavento: alle rivali, non ai propri tifosi. Eppure la settima vittoria consecutiva in trasferta, considerando anche la scorsa stagione e le coppe, è un’altra conferma che la banda di Montella è sempre meno spagnola (gran qualità e talvolta guadagni non all’altezza) e sempre più tedesca (ottimi risultati e molto pragmatismo). Anche se contro l’Atalanta i sudditi di Angela Merkel sono spaccati come Mario Gomez o in panchina tipo Marvin Compper, un notevole spirito di concretezza e l’esaltazione dei ricambi lasciano la Fiorentina appena dietro la vetta. E giovedì c’è un altro invito fuori casa: a San Siro con l’Inter. «Sarà un impegno altrettanto difficile», spiega Vincenzo Montella, contento per il pieno nonostante l’assenza di Gomez, Cuadrado e Pizarro. E per aver evitato un’altra espulsione consecutiva.

I protagonisti

Accanto ai nuovi entrati che diventano protagonisti, perché il debuttante (dall’inizio) Wolski e il troppo atteso (da tempo) Mati Fernandez disegnano la prima rete, si eleva però l’unico protagonista dell’attacco titolare rimasto sano, cioè Pepito Rossi. Finora una panchina e una sconfitta (con il Grasshopper); la bellezza sono sei apparizioni, cinque reti e due assist. Bergamo è la terra dove è cresciuto calcisticamente Cesare Prandelli, i tanti amici gli avranno telefonato subito per descrivere la vivacità dell’attaccante. È come se l’azzurro avesse deciso di prendersi gli applausi anche di Gomez e poi farli ascoltare al tedesco, quasi servissero per farlo rientrare prima. Il riconoscimento di un valore si nota anche dai tanti consensi da parte atalantina, quando Rossi viene cambiato dopo il 2-0 da punta di razza: girata fulminea ad anticipare la carica di tanti avversari.

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Piefrancesco Archetti - La Gazzetta dello Sport