Commentando la gara sulla Gazzetta dello Sport, Luca Calamai parla anche delle scelte di Sousa che rinuncia a un centravanti di ruolo (Kalinic e Babacar in panchina) puntando su Zarate falso nove e su un insolito 4-4-1-1. Senza un riferimento in attacco la manovra viola è meno fluida del solito. Anzi, domina la confusione. La Fiorentina diventa padrona del campo perché Sousa con tre cambi rimette a posto lo scacchiere tattico. Entrano Badelj, Kalinic e Vecino e i viola provano a sfondare sulle corsie esterne grazie alle accelerazioni di Bernardeschi e Alonso. Un paio di palle buone arrivano a Zarate ma l’argentino non inquadra mai lo specchio della porta. Ancora una volta è Borja Valero a dettare i tempi di una manovra offensiva che mette il Tottenham, seconda in classifica in Premier, in un angolo. Pochettino, che aveva abbondato nel turnover (Lamela è finito addirittura in tribuna), corre ai ripari inserendo Uragano Kane. Ma il formidabile centravanti inglese non riesce a far alzare la sua squadra. Le ultime occasioni buone sono un rasoterra di Zarate bloccato a terra dall’attento portiere Vorm e una girata di testa di capitan Gonzalo che sfiora il palo. Certo, la qualificazione si complica. Il Tottenham a White Hart Lane è una macchina da gol.
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Gazzetta: Sousa sbaglia le mosse, ma rimedia nella ripresa
La Fiorentina diventa padrona dopo le sostituzioni, ora la qualificazione si complica
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