Non è mai stata una partita normale. Difficile dire se c’entra qualcosa la rivalità tutta toscana tra livornesi e fiorentini oppure se è soltanto una casualità, fatto sta che da quando Massimiliano Allegri siede sulla panchina rossonera, quando Milan e Fiorentina si sono affrontate ci sono state quasi sempre scintille e conseguenze, e quasi sempre sono state negative per i rossoneri. Dalle espulsioni di Ibrahimovic e Balotelli fino agli insulti e alle monetine lanciate contro Galliani, passando per la sconfitta di due stagioni fa che costò al Milan lo scudetto, è successo un po’ di tutto negli ultimi tre anni.
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Gazzetta: quante scintille tra Fiorentina e Milan
Da quando Allegri è al Milan tante polemiche
Amauri, Mexes e lo scudetto sfumato Di sicuro la Fiorentina non porta fortuna ad Allegri. Il tecnico di Livorno in sei partite ha vinto due volte (entrambe il primo anno, quello dello scudetto), poi ha messo insieme due pareggi e due sconfitte. A San Siro l’ultimo successo è datato novembre 2010, 1-0 con rete di Ibrahimovic, un altro passo in avanti verso lo scudetto. Quattordici mesi dopo il teatro è lo stesso ma l’epilogo è molto diverso e con conseguenze pesanti, perché Mexes spalancò la porta ad Amauri e mandò in frantumi il sogno del secondo scudetto dell’era Allegri. Si giocò il 7 aprile, sabato di Pasqua: dopo 30 giornate il Milan era in testa solitario con 64 punti e fino ad allora era riuscito a tenere a debita distanza la Juventus. Però il rigore trasformato da Ibra regalò una gioia effimera: finì 1-2 grazie alla rimonta firmata da Jovetic e dall’ex bianconero, quest’ultimo aiutato da un’amnesia del francese rossonero. La Juventus vinse e s’impadronì della vetta, dove rimase saldamente fino all’ultima giornata.L’anno scorso non è andata meglio, anzi: altra sconfitta, ancora più pesante (3-1) in un momento molto delicato: la Fiorentina spinse il Milan al dodicesimo posto dopo 12 giornate, con 14 punti in classifica e una distanza preoccupante dal primo posto (la Juventus era 16 lunghezze più avanti). Quella sera Allegri rischiò di essere esonerato, ma Berlusconi alla fine decise di votargli la fiducia e da lì iniziò la rimonta, che si è conclusa con l’approdo ai preliminari di Champions League proprio ai danni della Viola di Montella.
Galliani e le monetine del Franchi Anche a Firenze non sono state tutte giornate tranquille. Dopo la vittoria del primo anno condita dall’espulsione di Ibrahimovic per gli insulti al guardalinee (che gli costarono tre giornate di squalifica), l’anno dopo ci fu lo 0-0 con polemica per un gol annullato a Seedorf, infine il 2-2 dell’anno scorso, con tanto di aggressione ad Adriano Galliani in tribuna e le ingiurie di Balotelli a un assistente di porta in campo, con conseguente squalifica per due turni. Il Milan poi si è vendicato prendendosi il terzo posto e lasciando alla Fiorentina la magra consolazione dell’Europa League. Un sorpasso che ha lasciato strascichi, come dimostrano le frecciatine incrociate tra le due società degli ultimi mesi. Stasera si gira il quarto atto, con il Milan ancora in difficoltà e lontanissimo dal terzo posto, i viola più avanti in classifica (6 punti di vantaggio) e molto arrabbiati dopo la sconfitta con il Napoli e per l’espulsione di Cuadrado. Difficile che questa volta possa essere una partita normale.
La Gazzetta dello Sport
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