La Gazzetta dello Sport ha posto un quesito quest'oggi che, visto quanto accaduto nel match tra Fiorentina-Inter, potrebbe far riflettere e discutere allo stesso tempo. Ecco il commento:
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La Gazzetta dello Sport
Gazzetta: “Ma i giocatori sanno che gli arbitri lasciano correre quasi tutto?”
La Gazzetta sugli arbitri: "Non tutti si sono accorti che il contatto non è fallo in automatico. Peggio per loro"
No, non se ne sono accorti tutti, altrimenti non vedremmo ancora scene con gente che stramazza sul campo per niente e poi agita le mani chiedendo un fischio che non arriva. Peggio per loro. Non hanno capito che c’è stato un cambio indispensabile e forse epocale: il contatto non è più fallo “automatico”. Non che sia questo malvezzo la colpa della noia di molte partite, ma di sicuro ha contribuito a scavare la distanza con Champions, Premier, e altri tornei, spezzettando il gioco. Andava combattuto. Il rovescio della medaglia è che se ne sono accorti sicuramente quelli che fanno fallo e, approfittando di questo nuovo atteggiamento, hanno cominciato a colpire contando su una nuova impunità. Toccherà agli arbitri distinguere le situazioni che meritano un intervento da quelle trascurabili perché il calcio è sport di contatto. Una risposta più seria l’avremo a fine campionato, per il momento le statistiche dicono che il tempo effettivo è più o meno lo stesso rispetto all’anno scorso (25 secondi in meno), e si fischiano due falli in meno a partita, ma oltre alle statistiche c’è l’impressione di una partita che fluisce veloce. La squadra che assimilerà subito la nuova “regola”, e quindi non perderà tempo a protestare invano, disporrà di un’improvvisa superiorità numerica e avrà molte più occasioni. Chissà se i tecnici hanno cominciato a preparare allenamenti in questa direzione
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