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Gazzetta: L’analisi del mercato di serie A

Con un Balotelli in più. E non solo. Kovacic, Giuseppe Rossi e Rolando sono i volti belli che hanno rimescolato un bel po’ di carte negli equilibri del campionato. E …

Redazione VN

Con un Balotelli in più. E non solo. Kovacic, Giuseppe Rossi e Rolando sono i volti belli che hanno rimescolato un bel po' di carte negli equilibri del campionato. E con una bella iniezione di gioventù.

In vetta

Il Milan (8) ottiene il primo posto con distacco grazie all'operazione con il Manchester City che ci restituisce il centravanti della Nazionale. Un affare da 20 milioni per mettere le mani su un top player che calamita entusiasmo contagioso. Di questi tempi non è facile, ammettiamolo. E anche per questo dà soddisfazione il successo nel tira e molla con gli uomini dello sceicco Mansour. Se ci aggiungiamo il last minute con il promettente Salamon si ha il quadro di un progetto verde a cui va aggiunta la prenotazione dell'under 21 Saponara. Da questo punto di vista la strategia rossonera è esemplare, proprio quel che serve per voltare pagina in un momento così delicato per il nostro malmesso calcio.

Talenti

Nella stessa scia c'è anche l'emblema del rinnovamento dell'Inter: Mateo Kovacic. Il talento croato suscita consensi unanimi e Stramaccioni è pronto a dargli la regìa della squadra. Ma anche Schelotto e Kuzmanovic sono nella fase ascendente della carriera. E pure Laxalt è una promessa da seguire. Mosse di prospettiva che attutiscono i malumori per l'arrivo del senatore Rocchi. Insomma, anche i nerazzurri hanno virato, nonostante i sacrifici di Coutinho e Livaja nel dopo-Sneijder. In questo solco c'è anche il colpo Giuseppe Rossi. E' vero che oggi compie 26 anni, ma la Fiorentina (7) ha investito su un talento che sinora è stato frenato solo dagli infortuni. E il rilancio di Pepito è la maggiore garanzia sulla bontà del progetto dei Della Valle. Anche il Napoli (7) s'è mosso con coerenza. Non servivano particolari rinforzi, ma De Laurentiis ha irrobustito il futuro. Rolando (27 anni) e Armero hanno requisiti per una maglia da titolare, mentre Radosevic (19) è forte di referenze e di rispetto.

Amaro in bocca

Un discorso a parte meritano i campioni d'Italia. La Juventus (6) aveva poco da cambiare, eppure ha messo nel motore Anelka e ha bloccato Llorente e Poli per la prossima stagione, mentre in difesa ha inserito Peluso. Manca, però, il colpo ad effetto. Il lungo inseguimento a Drogba, l'inserimento tardivo per Balotelli e il vano tentativo per Belfodil lasciano l'amaro in bocca. Così l'appuntamento con il definitivo salto di qualità slitta alla prossima estate. Invece la Roma (6) aveva già investito molto nelle ultime due stagioni e non c'erano urgenze all'orizzonte. Anche l'arrivo di Torosidis è la coda di un affare disegnato in agosto. Ma resta la spina Stekelenburg e non è un rovello da poco per l'assediato Zeman. Rimanendo nella capitale la chiusura della Lazio (6) poteva essere con i botti se fosse stato definito l'ingaggio di Anderson dal Santos. Invece il papocchio sul filo di lana e il mancato deposito del contratto rinvia a luglio ogni speranza. Per il resto Lotito ha sgonfiato gli esuberi con le partenze di Rocchi, Zauri, Sculli e Carrizo. Senza contare quello Zarate ancora in stand by.

In conclusione

Tra le squadre dalla cintola in giù della classifica merita un incoraggiamento il Genoa (6,5). Preziosi ha rimischiato le carte, sperando di trovare finalmente l'assetto giusto. Un bel viavai anche al Palermo (6), anche se non s'intravvede il colpo d'ala. A meno che Fabbrini e Faurlin non siano gli inserimenti giusti per dar manforte ai collaudati Sorrentino e Dossena. Nel complesso hanno prevalso i problemi finanziari. E non è un caso che la maggior parte degli arrivi sia dai campionati esteri. Solo manie? No, purtroppo c'è una spiegazione precisa. I vincoli normativi creano un paradosso: è più agevole spendere fuori frontiera piuttosto che ricorrere agli aumenti di capitale per avere l'ok federale nei trasferimenti nel mercato interno. Restrizioni su cui la Lega di Serie A lunedì prenderà posizione in maniera ufficiale, Con quali effetti? Staremo a vedere. Ora ci preme applaudire il vento di freschezza dei tanti volti nuovi. All'orizzonte ci sono dei campioni? Alcuni promettono davvero bene. E' presto per incoronarli, ma l'effetto-Balotelli funziona già.

Claudio Laudisa - Gazzetta dello Sport