Un legamento quasi rotto, un’infiammazione fastidiosa (e dolorosa), una sfortuna infinita e un ritorno in campo impossibile da prevedere. Questa è la storia del Mario Gomez fiorentino, bomber straordinario che avrebbe dovuto risolvere il problema della poca concretezza viola nelle aree avversarie. E che invece è stato perseguitato da sventura e malasorte. (...) Il tedesco non ci sarà contro Dnipro, Bologna e Sassuolo (l’ultima del 2013). Poi chissà. La Fiorentina aspetta. Ma il rientro resta un’incognita.
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Gazzetta: La malasorte di Gomez, rientro più lontano
Un legamento quasi rotto, un’infiammazione fastidiosa (e dolorosa), una sfortuna infinita e un ritorno in campo impossibile da prevedere. Questa è la storia del Mario Gomez fiorentino, bomber straordinario che …
Cosa ferma quindi Mario Gomez? Perché sente dolore? Due domande, una risposta. L’infiammazione alla zampa d’oca: zona tendinea nel ginocchio, limitrofa a quella che aveva interessato l’infortunio precedente. Infiammazione che provoca dolore. Il tedesco aveva riportato il 15 settembre scorso contro il Cagliari una lesione distrattiva di 2° grado al legamento collaterale mediale del ginocchio destro. Con una prognosi iniziale di 6-7 settimane. Il 15 ottobre scorso Gomez parlò al sito ufficiale della Fiorentina: «Il ginocchio sta bene, torno presto» il senso del discorso. Il legamento stava guarendo. Nel momento di forzare per rimettersi al pari degli altri, è comparso il dolore: il rientro in gruppo, di conseguenza, rimandato fino alla visita in Germania dal professor Müller-Wohlfahrt, medico di fiducia del calciatore e responsabile sanitario del Bayern Monaco e collaboratore della nazionale tedesca. L’esito della visita confermava quanto rilevato a Firenze. Il legamento era okay. Ma era comparsa l’infiammazione. Non resta che attendere.
Giovanni Sardelli - La Gazzetta dello Sport
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