Borja Valero non è solo un grande giocatore. E' un'idea. Vincente. Lo spagnolo sta alla Fiorentina come Pirlo alla Juve. Ruoli diversi, uno è un regista l'altro un «tuttocampista», ma stesso impatto. Sono leader in ogni gesto, sono il punto di partenza di un progetto. La Fiorentina alla Barcellona o «alla spagnola» è oggi una delle realtà più intriganti del campionato. Diego e Andrea Della Valle si sono innamorati di questo capitano senza fascia che i loro uomini mercato hanno portato a Firenze per 7 milioni sfruttando le titubanze di tanti altri club, Inter compresa. Ora vale almeno il doppio e persino il Real Madrid ha fatto un sondaggio per riportarlo in Spagna. Ma la risposta è stata negativa. Montella ha colto al volo l'assist e ha costruito la squadra intorno a questo centrocampista che rende semplici anche le giocate più complicate. Borja Valero non ci sarà a Cagliari, ma ci sarà contro il Milan. Domenica 7 aprile, all'ora di pranzo, la squadra viola si giocherà le chance per un posto in Champions. E lo spagnolo che gioca sorridendo vuole essere lì, in mezzo al campo. Cercando il colpo a lui più gradito: servire un assist accarezzando il pallone.
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Gazzetta: il laboratorio viola funziona grazie a Borja
Ha la stessa importanza di Pirlo alla Juve
La Gazzetta dello Sport
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