Dopo i giocatori del Genoa che si tolgono le maglie su ordine degli ultrà e la rissa scatenata da dirigenti e giocatori della Lazio dopo il contestato gol di Pereyra a Udine, il campionato della vergogna si arricchisce di un altro capitolo. Altrettanto grave.
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Gazzetta: i viola arricchiscono il campionato della vergogna
Dopo i giocatori del Genoa che si tolgono le maglie su ordine degli ultrà e la rissa scatenata da dirigenti e giocatori della Lazio dopo il contestato gol di Pereyra …
Far West
Primo tempo, minuto 31: il Novara vince 2-0 e Delio Rossi chiama un cambio. Fuori Ljajic, dentro Oliveira. Una bocciatura plateale per il talentino serbo, che uscendo dal campo applaude ironicamente il tecnico viola. Delio Rossi intravede il gesto di sfida. Si volta di scatto e «piomba» in panchina. Il resto è una scena da Far West. L'allenatore con una mano blocca Ljajic e con l'altra carica «il destro» con cui colpisce più volte il giocatore. Romulo e De Silvestri intervengono per trattenere il tecnico, mentre il quarto uomo, Tommasi di Bassano del Grappa decide di informare, via auricolare, l'arbitro Giannoccaro di quello che sta succedendo. Il direttore di gara sospende la gara e si avvicina a Delio Rossi e al dirigente accompagnatore Ripa. Ma la rissa è finita e si ricomincia a giocare. Andrea Della Valle è impietrito in tribuna d'onore. Settimane di parole, di incontri, di energie spese per sostenere un gruppo in evidente crisi di identità sono servite a poco. La sua Fiorentina continua a inanellare «sconfitte».
Divorzio
A inizio ripresa Delio Rossi viene accolto come un «eroe» dai tifosi della curva Fiesole e anche da buona parte dei sostenitori viola. «Delio, prendili a calci nel sedere» urlano. Sembra di essere al Colosseo con Rossi in versione Spartacus. Ma il gesto è troppo grave e porta a fine gara al divorzio con la Fiorentina dei Della Valle. Del resto, come si può coniugare la politica del fair play, la scritta «Save the Children» sulle maglie, l'iniziativa del cartellino viola con un allenatore che aggredisce un suo giocatore? Oltre al tecnico, la proprietà viola farà però bene a cambiare più di mezza squadra. Nella lista dei partenti Ljajic merita un posto in prima fila. (...)
Luca Calamai - La Gazzetta dello Sport
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