Gazzetta: Della Valle stanchi. L’ipotesi peggiore: Fiorentina alla città

Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Luca Calamai analizza la posizione della proprietà viola dopo le contestazioni piovute negli ultimi mesi. Nonostante gli apprezzamenti a livello nazionale ed europeo, il rispetto del fair play finanziario, il nuovo stadio (con annessa cittadella) che garantirà un salto di qualità anche a livello sportivo ed i continui investimenti, il clima è di continua conflittualità. Le parole post Sassuolo di Andrea Della Valle sono sintomo di un malessere profondo e non solo lo sfondo di un momento.

In un contesto così, tutte le ipotesi sono possibili. Compresa quella di un addio al calcio. E, tanto per essere chiari, non ci sono e non ci sono mai state in passato offerte da parte di imprenditori interessati a rilevare il club. Né i Della Valle sono in cerca di una simile ipotesi. Se vincesse la voglia di uscire dal tritacarne del pallone la scelta sarà quella di riconsegnare la squadra al sindaco. Il patron più che arrabbiato è sorpreso. Non capisce il perché dei continui attacchi di una minoranza rumorosa del tifo viola.

Eppure vive con passionalità estrema ogni partita e non perde occasione per piombare a Firenze per confrontarsi con Corvino, stimolare Sousa ed incoraggiare i giocatori. Domenica, ad esempio, ha lasciato la famiglia in vacanza a Capri. Ecco perché non accetta più insulti gratuiti. Ora Andrea Della Valle vuol capire che cosa pensa Firenze, se la sua famiglia è ancora gradita. Ha senso proiettarsi nel futuro (il progetto dello stadio e della cittadella) se il presenta è costruito sulla sabbia? Poi, deciderà. Se ripartire con una nuova sfida o alzare bandiera bianca.