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Gazzetta: Conte valuta Rossi e scongela Firenze

Ex allenatore della Juventus, ora allenatore della Nazionale: non proprio l’identikit del tecnico che può immaginare di vedersi srotolare tappeti rossi a Firenze. Dove al passaggio di Antonio Conte, simbolo …

Redazione VN

Ex allenatore della Juventus, ora allenatore della Nazionale: non proprio l’identikit del tecnico che può immaginare di vedersi srotolare tappeti rossi a Firenze. Dove al passaggio di Antonio Conte, simbolo di juventinità per eccellenza, li cospargerebbero di chiodi da almeno 15 anni: storia di un gol vittoria segnato al Franchi nel ‘99 e un’esultanza con bandierina simil Bati che ai tifosi viola rimase sul gozzo; storia, dunque, di accoglienze al vetriolo, fra parrucche lanciate dagli spalti - Conte se ne portò a casa una - protezioni speciali e partite che per il tecnico, da squalificato, fu preferibile non vedere in tribuna, ma nel gabbiotto riservato alle tv. 

Mi fido di Montella Eppure Firenze, per Conte, sarà la sede di lavoro «ufficiale», anche se è sua dichiarata intenzione essere un c.t. molto itinerante: dopo i blitz romani (e quelli a casa Inter e Milan previsti per settimana prossima), tanto valeva avviare il prima possibile il processo di avvicinamento. Lui stesso, a fine visita al centro sportivo della Viola - accompagnato dal segretario azzurro Vladovich e accolto dal club manager Guerini - lo ha definito indispensabile: «Bellissima accoglienza, è importante per la Nazionale: va riavvicinata alla gente». Lo aiuterà la volontà di puntare su Giuseppe Rossi, piatto forte del colloquio del c.t. con Montella. Abbracci e parole: «Vogliamo trovare insieme a Vincenzo una tempistica giusta per l’utilizzo di Rossi: aspetto che sia lui ad aggiornarmi sulle condizioni del giocatore». In realtà Conte, che ha parlato anche con Aquilani e Pasqual, se l’è fatte spiegare dallo stesso Pepito: «L’ho trovato bene, contiamo su di lui e lui lo sa», ha detto il c.t. prima di volare al centro tecnico di Coverciano. (...)

La Gazzetta dello Sport