"Regalo di Natale, al Franchi - scrive La Gazzetta dello Sport- è andata in scena forse la partita più bella del campionato in corso. Fiorentina-Napoli stupenda per gioco, giocate e giocatori, per contenuti tecnici e tattici. Emozioni, colpi d’alta scuola, Federico Bernardeschi alla sua prima vera partita da erede di Giancarlo Antognoni. Consapevoli di bestemmiare, bestemmiamo: Antognoni, seduto in tribuna e presto di nuovo in viola con incarico societario, si è reincarnato in Bernardeschi. Due gol, un assist e un’infinità di magie, di lanci che qui non si vedevano dai tempi del «Bell’Antogno», fatto salvo l’intermezzo di Rui Costa. Lasciamo da parte i calcoli di classifica, i due punti persi da Sarri, e il -7 dalla Juve che rende lo scudetto per il Napoli tanto complicato, quasi impossibile. Rivediamoci la perla di Insigne e le prodezze di Bernardeschi- Brunelleschi, con un’avvertenza: la deflagra- zione di « Berna » rischia di oscurare un’altra superba prestazione, quella di Federico Chiesa, figlio d’arte, a naso meno bomber di papà Enrico, ma più potente e universale, in una parola più moderno. Aria di Rinascimento nel nostro calcio, l’ottimismo del c.t. Giampiero Ventura è fondato.
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Gazzetta: Bernardeschi e la grande bellezza
Calcio stellare col Napoli. E davanti ad Antognoni, la Fiorentina trova il suo erede
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