Il dibattito è aperto. La sconfitta contro la Roma porta i primi strascichi critici nei confronti di una squadra che, fino a oggi, aveva attirato solo complimenti. E nell’analisi del giorno dopo, sul banco degli imputati, sale Emiliano Viviano. La parola, perciò, passa necessariamente agli esperti. «Domenica sera è stato molto onesto presentandosi alle tv — esordisce Giovanni Galli, ex portiere di Fiorentina e Milan — non è da tutti confessare di aver sbagliato atteggiamento su almeno due gol subiti. Ma il problema sul giocatore non esiste assolutamente. Può succedere di sbagliare, e oggi si evidenzia questo aspetto perché la squadra gioca bene e fa divertire». «Certamente — continua Galli — ci sono vari aspetti da considerare, come ad esempio il fatto che tiene tantissimo a questa maglia, ma ha il carattere giusto per farsi scivolare addosso certe critiche. Nel computo della partita, poi, ha fatto anche ottimi interventi. A volte succede di essere in condizione e di prendere ugualmente gol strani. Viviano non è un problema, e il suo campionato fin qui è buono. E’ nel giro della nazionale, è un fiorentino, forse le aspettative intorno a lui sono eccessive. Qualche errore è capitato a tutti, me compreso. Ma le valutazioni si fanno a fine stagione».
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Galli e Zoff difendono Viviano: “Non è lui il problema”
“Ha fatto qualche errore, ma può succedere”
Una visione, quella di Giovanni Galli, che si sposa con il punto di vista di un portiere campione del mondo, ed ex allenatore viola. «Sul tiro di Totti che dato il terzo gol alla Roma — è il parere di Zoff — Viviano qualcosa poteva fare. Sul primo gol, invece, è stato beffato dal rimbalzo del pallone. Detto questo, il problema è stato generale».
«Ogni volta che la Roma ripartiva — ribadisce Zoff — faceva male, non ha senso criminalizzare il portiere. Qualcosa non ha funzionato nel collettivo, non è giusto fossilizzarsi su Viviano. Che è nel gruppo dei portieri che vengono dopo Buffon per la Nazionale».
La Nazione
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