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Fiorentina, un addio senza passerella

Stadio semi-vuoto, Firenze “fredda” con chi sta per andarsene

Redazione VN

Ignorarsi e dirsi addio. Giù il sipario sipario su una stagione e una squadra da dimenticare. E pensare che con l’addio di Prandelli doveva iniziare un nuovo ciclo. Un dopo che non c’è mai stato. Scelte a metà e decisioni sbagliate che hanno portato al nulla dell’anno scorso e al quasi disastro di questo disgraziato campionato finito a pugni: punto più basso (assieme allo 0-5 della vergogna con la Juventus) di un gruppo che domani saluterà Firenze e un Franchi semi deserto. Indifferenza. È questo il sentimento che accoglierà la Fiorentina. Certamente nessun applauso, probabilmente qualche fischio accompagnato da cori (di contestazione) e da qualche striscione. Cambiare aria, facce nuove e vita nuova. Questo vogliono i tifosi, parecchio infastiditi anche dall’ultima notte brava organizzata da alcuni giocatori (e svelata da Firenzeviola. it) per “festeggiare” la salvezza. Degna conclusione di un’avventura vissuta a cento all’ora. Fuori dal campo. Non ci saranno Jovetic e Nastasic, e forse nemmeno Behrami. Uno scherzo del destino. Come se i tre punti di riferimento assoluti del presente e (soprattutto) del futuro non debbano prender parte ad un congedo tanto triste.

Per loro (si augurano tutti), un arrivederci al ritiro. Per molti altri no. Cerci, per dire. L’attaccante ex Roma sta lanciando messaggi concilianti alla città ma in caso di offerte interessanti il nuovo direttore sportivo lo lascerà partire. Molto dipenderà anche dalle indicazione del prossimo allenatore, ma le mille disavventure del ragazzo hanno stancato molti degli attuali dirigenti. E poi Gamberini e Montolivo. Il capitano e il capitano di fatto non ci saranno, ma meritano un discorso a parte. Loro (così come Natali) c’erano anche quando Firenze espugnava Anfield e quando risuonava forte l’inno della Champions League. Serate indimenticabili, vissute da protagonisti. Riccardo andrà al Milan (l’annuncio arriverà prima dell’Europeo), mentre per il difensore si parla di un ritorno al Bologna.

Scontato addio anche per Boruc, e biglietto di sola andata (chissà per dove) per Kharja e Olivera. C’è chi è in dubbio, come De Silvestri (che però vorrebbe restare) o Lazzari, o chi negli ultimi due anni non s’è praticamente mai visto come Felipe. Novanta minuti, insomma, e sarà tutto finito. Poi si vedrà. Perché Firenze sta ancora aspettando le «comunicazioni importanti», e la promessa di Mario Cognigni è stata chiara: «Sarà una grande Fiorentina».

Matteo Magrini - la Repubblica