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Fiorentina: Il sogno si chiama Prandelli

Firenze sogna Prandelli, Prandelli sogna Firenze. La clamorosa voce di (fanta)mercato circola da qualche giorno nell’ambiente viola fra tifosi e addetti ai lavori e al momento rappresenta una suggestione, una …

Redazione VN

Firenze sogna Prandelli, Prandelli sogna Firenze. La clamorosa voce di (fanta)mercato circola da qualche giorno nell’ambiente viola fra tifosi e addetti ai lavori e al momento rappresenta una suggestione, una prospettiva di grande fascino: il ritorno di Cesare Prandelli sulla panchina della Fiorentina.Sì, al momento dobbiamo parlare di affascinante suggestione, ma la sensazione è che – sotto determinate condizioni – il grande amore fra il tecnico di Orzinuovi e la Fiorentina possa improvvisamente rifiorire. Non che sia mai appassito, per la verità: Prandelli vive a Firenze, è ormai un fiorentino d’adozione e ha un rapporto splendido con città e tifosi. Anche adesso, da commissario tecnico della Nazionale, segue con un occhio particolare le vicende della squadra viola, a cui nonostante il burrascoso divorzio del 2010 è rimasto molto legato.

In questi due anni Prandelli ha vissuto (con successo) l’esperienza di ct azzurro, ha ricostruito la Nazionale dalle macerie di un’Italia uscita a pezzi dal mondiale sudafricano e adesso è pronto a tuffarsi nell’avventura di Euro 2012. Ma allo stesso tempo gli manca la vita da allenatore di club, ha nostalgia dell’allenamento quotidiano, del brivido domenicale che solo il campionato riesce a dare. In più, a Prandelli non sono andate giù le ultime polemiche sugli stage per preparare al meglio l’Europeo, prontamente negati dalle società e dalla Lega di serie A. Benché adesso sia concentratissimo sull’incombente competizione continentale, il tecnico di Orzinuovi – che ha un contratto in azzurro fino al mondiale 2014 – starebbe insomma già pensando al ritorno sulla panchina di un club (con l’Inter da subito interessata).

L’altro aspetto che va tenuto in grande considerazione è il futuro della Fiorentina e le strategie dei Della Valle. In particolare di Diego, chiamato nel breve periodo a rispondere sulla vicenda del nuovo stadio e sulle strategie per ricostruire (da zero, o quasi) l’attuale squadra viola, che a fatica sta raggiungendo la salvezza in campionato. In altre parole, starà a Diego Della Valle decidere se rinunciare definitivamente al suo ‘hobby calcistico’ oppure rilanciare in grande stile per riportare in alto la Fiorentina. Un po’ come avvenne sette anni fa, nel 2005, quando dalle macerie della Fiorentina che conquistò la salvezza all’ultima giornata grazie alla classifica avulsa furono gettate le basi per costruire la squadra che nei quattro anni successivi è arrivata quattro volte fra le prime quattro. Oggi come allora, ripartire con Prandelli sarebbe un modo per garantire solidità e certezze al Progetto viola.

È presto, naturalmente, per parlare di un possibile contatto fra la Fiorentina e Cesare Prandelli. Ma i rapporti del tecnico con Diego Della Valle, seppur ancora non proprio limpidissimi, si sono certamente distesi in questi due anni. Qualche telefonata e qualche chiarimento dopo il malinteso e i numerosi botta e risposta del 2010, quando Prandelli fu accusato di voler andare alla Juventus. Allora si disse che la proprietà viola preferì dar fiducia a Corvino anziché a Prandelli, ma oggi che la società ha “scaricato” il ds di Vernole gli scenari sembrano completamente cambiati. In più, con queste condizioni, c’è anche chi ipotizza un Prandelli in stile-Ferguson, cioè allenatore-manager in grado di dare indirizzi ben precisi al mercato, per una figura che si completerebbe alla perfezione con Oriali in veste di direttore generale. In questi giorni la Fiorentina sta pianificando il futuro, e quella del ritorno di Prandelli sarebbe fra le (tante) soluzioni al vaglio della dirigenza.

Insomma, il piano per il ritorno di Prandelli a Firenze è ovviamente ancora ricco di “se” e “ma”. L’unica certezza è che siamo di fronte a due personaggi di grande carisma e ormai, in termini di notorietà, di fama mondiale. E che se Diego Della Valle dovesse essere pronto al grande rilancio potrebbe davvero farlo con Prandelli, il quale prima di dire ‘no’ a una prospettiva del genere ci penserebbe due volte. Perché vorrebbe dire poter tornare a sognare in grande, in un Franchi magari gremito come ormai non si vede da troppo tempo. (Il Nuovo Corriere di Firenze)