Vi proponiamo una parte dell'analisi della gara di Bergamo a cura del Corriere Fiorentino:
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Fiorentina, i soliti rimpianti: un film già visto
I viola non riescono a incidere contro un'Atalanta stanca. E i numeri confermano l'anonimato della Fiorentina
"Un film già visto, che lascia la Fiorentina nella parte destra della classifica e aumenta il rammarico per una stagione ormai inevitabilmente anonima. Gol sbagliati, errori evitabili, orgoglio, ma anche tanta ingenuità: la squadra di Pioli a Bergamo conferma di essere un'incompiuta a cui non manca la generosità (è stata applaudita dai tifosi viola). Manca la capacità di segnare per esempio, visto che anche ieri Simeone e compagni hanno sprecato almeno tre palle gol nitidissime: nel primo tempo né il Cholito né Gil Dias hanno approfittato degli spazi concessi dagli avversati, ma anche Falcinelli, in zona Cesarini, ha mandato in curva l'occasione per ribaltare il destino.
Limiti così evidenti dovranno far drizzare le antenne in vista della prossima estate. Simeone a proposito allunga la sua striscia nera: l'ultimo gol è del 5 gennaio, dalla sosta in poi si è come inabissato. Un bel guaio per Pioli che nel frattempo ha perso Babacar, non ha il Thereau di inizio anno e deve fare i conti con i soliti limiti di Gil Dias, dribblomane troppo spesso avulso dal gioco e quasi mai decisivo sotto porta. In questo contesto resta il solito Chiesa, braccassimo e maltrattato dai difensori e forse troppo lontano dalla porta per far male davvero. E così l'attacco viola è fermo a 34 gol segnati (32, invece, le reti subite), dato importante per descrivere l'anonimato. La Fiorentina ha l'undicesimo attacco della Serie A, ha pareggiato 8 volte e perso 9. In pratica ha vinto appena un terzo delle partite giocate. Poco, pochissimo anche per una squadra rivoluzionata".
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