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Fiorentina formula 3

Ecco il tridente Jovetic-Ljajic-Toni

Redazione VN

Forzare l’equilibrio con un circuito offensivo sbilanciato, aggregare una popolazione di attaccanti veri (Toni, Jovetic, Ljajic) nella linea più alta del 4-3-3. Arriva il Chievo e Montella sta pensando a un’evoluzione hard del suo pensiero calcistico, come per dare una svolta concreta alle fasi di bel gioco che a volte scadono nell’autocompiacimento: eleganti azioni senza gol, fasi di spettacolo che non portano punti, sofisticate sì, ma dopo un kappaò mica tanto. La sconfitta di Bologna ha generato una scossa per com’è nata, ma anche per la scia di frustrazione che ha lasciato: nel girone di ritorno per la sesta volta su sette la Fiorentina è andata in vantaggio per prima, ma solo due volte ha vinto (in casa contro il Parma e l’Inter) e tre volte in trasferta ha perso (Udine, Catania e Bologna) subendo il sorpasso nel secondo tempo. Logico a questo punto pensare che non sia un caso.

E allora ci vuole uno scatto di fantasia o di squilibrato coraggio, perché la bella architettura di gioco creata da Montella può avere bisogno di un’iniezione di sostanza in zona gol soprattutto — con tutto il rispetto — se arriva il Chievo in casa. Anche perché il recupero di Pizarro è già una bella notizia, che raddoppia il suo valore perché il ritorno del Pek al centro permetterà di recuperare Borja in versione mezzala. A Bologna, fra le altre cose, sono mancati gli inserimenti offensivi del centrocampista spagnolo e forse non è un caso che il cross al 90’ per Toni sia nato proprio da una sua iniziativa nella fase frenetica della Fiorentina piena di attaccanti.

L’evoluzione del modulo-madre (il 3-5-2) passa anche per il recupero di un attaccante che può essere utile soprattutto contro avversari che si chiudono e Toni ha in questo senso un pedigree stagionale che la dice lunghissima: sette reti segnate, tutte in casa (Catania, Lazio, Cagliari, Atalanta, Siena, Parma). Più che un recupero si tratta del ricorso a un’arma specifica che ha dato eccellenti risultati in situazioni di ingorgo. Il fatto che in questo campionato Toni abbia giocato solo 16 minuti insieme a Jovetic e Ljajic fa parte di un mosaico di soluzioni generate in corso partita. Domani la partenza a tre sarebbe stabilita con coscienza preventiva. Per la prima volta. Nel suo piccolo, una svolta (...).

La Nazione