Il sogno finisce in rissa, con Veretout che perde la testa e Dabo che va a caccia di giocatori del Cagliari anche quando l'arbitro Valeri ha già fischiato la fine. Un pessimo spettacolo che - scrive il Corriere Fiorentino - chiude in maniera ingloriosa la bellissima, commovente rincorsa di questi 70 giorni, figlia del dramma di Astori e della forza di nervi di una squadra disperata.
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Fiorentina, crollo di nervi: il sogno finisce in rissa
Nel giorno di Astori, la Fiorentina si sgonfia, forse stritolata dalla pressione di dover vincere per forza
Proprio nel giorno di Davide, però, la Fiorentina si sgonfia d'improvviso. Evidentemente stritolata dalla pressione di dover vincere per forza e svuotata, d'un tratto, di energie psico-fisiche. Al traballante Cagliari così è bastato un colpo di testa del suo centravanti Pavoletti per prendersi bottino pieno e lasciare il terzultimo posto.
La reazione viola, infatti, è stata zero. Proprio come i tiri in porta di Simeone e compagni nell'arco di 90 minuti. Quello viola è stato un crollo di nervi, senza se e senza ma. Un gran peccato perché ripartire con l'Europa in tasca sarebbe stato un bel premio per tutti (squadra, società, tifoseria), dopo mesi di dolore e lacrime.
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