Sulla Gazzetta dello Sport l'analisi della partita tra Udinese e Fiorentina è affidata a Sebastiano Vernazza che critica i viola al di là del risultato, evidenziando un atteggiamento sbagliato. Questi alcuni passaggi:
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La Gazzetta: Fiorentina, è colpa della presunzione
“Sottile è la linea tra tiqui taca e tiqui stanca”. Sei d’accordo? (COMMENTA)
A Udine si può perdere, a preoccupare è la prestazione, specie quella della ripresa: impasto di snobismo e presunzione, di algido distacco dalle zolle. Col complesso di superiorità non si va da nessuna parte. Tocchettare di fino non basta, ci vogliono motivazioni, quelle che ieri l’Udinese possedeva in abbondanza e la Fiorentina molto meno. Non si va lontani dalla realtà se si sostiene che la Fiorentina esibisce il miglior «giropalla» del campionato. Il possesso viola è di tipo spagnolo, bello a vedersi e piacevole da gustare, però ci sono giorni in cui passarsi il pallone con eleganza diventa esercizio fine a se stesso. Sottile è la linea di confine tra «tiqui taca» e «tiqui stanca». Il dato è inequivocabile: la Fiorentina ha avuto il 60,6 per cento della proprietà del pallone e l’Udinese per contro il 39,4 per cento, ma alla voce occasioni da gol non c’è pista, la formazione bianconera ne ha messe assieme una cifra di più, e la Viola è rimasta aggrappata alla gara fino all’ultimo grazie alle parate di Neto. Va bene accarezzare la palla, farla girare di qua e di là, ma a un certo punto bisogna decidersi, verticalizzare, sennò si consegna l’ «attrezzo» agli altri e si subisce una pioggia di ripartenze. È quel che è accaduto al Friuli. Titic-titoc della Viola e gol dell’Udinese su palla inattiva, il massimo col minimo. Viceversa la Fiorentina ha ottenuto il minimo col massimo. La solita storia del cinismo che prevale sul romanticismo, ma l’idea di gioco della Fiorentina «montelliana» resta affascinante. La strada tracciata rimane maestra, a patto che in certe giornate ci si specchi di meno e ci si spettini di più. (...)
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