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Fifa sotto assedio: anche i club si ribellano

non solo Blatter e Platini, anche i club si ribellano alla Fifa

Redazione VN

Arresto e sanzione. Juan Angel Napout e Alfredo Hawit sono stati sospesi per 90 giorni dal comitato etico così come è avvenuto per Sepp Blatter e Michel Platini. I due vicepresidenti della Fifa, arrestati giovedì a Zurigo con l’accusa di estorsione, associazione a delinquere e corruzione, su mandato della giustizia statunitense, sono stati «puniti» in via cautelare. Ma un altro arresto ha fatto seguito al blitz svizzero: Hector Trujillo, segretario generale della federcalcio del Guatemala, è stato arrestato dalla polizia di frontiera degli Usa a bordo di una nave da crociera: lo ha reso noto l’Fbi. Trujillo, 62 anni, giudice nella Corte Costituzionale del proprio Paese, è stato prelevato nella sua cabina mentre la nave era all’ancora a Port Canaveral, in Florida.

Entro le prossime due settimane Sepp Blatter e Michel Platini conosceranno il proprio destino. E’ previsto che tra il 16 e il 18 dicembre la Fifa si riunisca per discutere del loro caso, dopo la sospensione di 90 giorni inflitta dal comitato etico. Entrambi rischiano una squalifica a vita per un pagamento di due milioni di franchi svizzeri che Blatter ha effettuato in favore di Platini nel 2011 per consulenze rese dal presidente Uefa tra il 1998 e il 2002. Blatter però non si rassegna: «Il mio desiderio è quello di essere presente al congresso straordinario del 26 febbraio che io stesso ho convocato. E farlo dalla posizione di presidente», ha detto Blatter in un’intervista in Svizzera. «Io sono un presidente sospeso, ma non un presidente isolato», ha aggiunto.

Tra arresti e sospensioni, la Fifa dovrebbe continuare a progettare il futuro. Ma ieri è stata attaccata anche dall’Eca, l’associazione di club europei, che ha fatto sapere di non accettare di «essere ancora ignorata» sulle riforme. L’Eca, presieduta da Karl-Heinz Rummenigge, lamenta fra l’altro di non essere stata coinvolta nella proposta di aumentare a 40 il numero delle partecipanti al Mondiale. «I club hanno il legittimo diritto di svolgere un ruolo decisivo nella governance del calcio e nell’occupare una posizione importante nel dare il proprio contributo al gioco», è scritto in una nota. Il Mondiale allargato a 40 nazionali ha ricevuto un no secco.

La Gazzetta dello Sport