Come riporta oggi La Gazzetta dello Sport, prende corpo il piano di rientro del presidente blucerchiato Massimo Ferrero, che a inizio settimana ha presentato presso il Tribunale di Roma la domanda di concordato preventivo per alcuni rami in perdita delle sue aziende, che dovrà essere valutata nelle prossime settimane. La Sampdoria non è direttamente coinvolta, ma rappresenta una sorta di valore che viene messo (nelle intenzioni di Ferrero stesso) come garanzia dell’operazione se nei prossimi trenta mesi, con le altre operazioni o con possibili incastri economici, non dovessero essere coperti i creditori.
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Ferrero alle prese con i debiti. La Sampdoria come garanzia, ma non rischia
La Sampdoria non è direttamente coinvolta, ma rappresenta una sorta di valore che viene messo come garanzia dell’operazione
Insomma, non c’è nessun rischio che i problemi delle altre aziende possano coinvolgere direttamente la Sampdoria, poiché l’ipotesi di cedere il club blucerchiato rappresenta un’opzione di garanzia e non un obbligo. Secondo quanto poi ricostruito da Radiocor, l’eventuale cessione della società di Corte Lambruschini sarebbe funzionale alla risoluzione dei problemi legati, appunto, alle società (Eleven Finance e Farvem) alle quali fanno capo le sale cinematografiche del presidente sampdoriano e le altre realtà del ramo immobiliare. Ferrero dovrebbe trasferire a un cosiddetto trust (di fatto, uno strumento giuridico utilizzato in queste operazioni) le sue quote societarie allo scopo di arrivare ad una vendita, ricavando quella cifra necessaria a ripianare la posizione debitoria.
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