All’ultimo respiro. No, all’ultimo sospiro malinconico. Cristian Tello, che crossa e invece va in gol. È il quinto minuto di recupero. E così la Fiorentina salva la faccia e la classifica. Sembrava quasi impossibile. E invece no. Il primo tempo è stato disarmante. Il Pescara si difende in undici. Prevedibile. Ma la squadra di Sousa reagisce andando dietro il suo giropalla senza molto senso. Manca quello che salta l’uomo. Tello non è Chiesa (ma si rifarà). Ilicic ciondola. La versione peggiore dello sloveno, insomma. E Babacar non vede palla.
stampa
Ferrara scrive: “Viola, avanti piano. Tello si riscatta e avvicina l’Europa”
I ragazzi di Oddo in vantaggio grazie a un errore in difesa, poi arriva la doppietta dello spagnolo. Chiesa entra a inizio ripresa e dà la scossa decisiva
Questa è la Fiorentina che deve attaccare. Poi c’è quella che deve difendere, che non ha molto da invidiare ai colleghi del Pescara. Salcedo ormai abita in panchina. Mancano Astori e Gonzalo, ma il tecnico e la società optano per Tomovic mezzo destro. (...) Oddo attacca sempre dalla zona del serbo ed è da lì che nasce la rete di Caprari. E meno male che i suoi dirigenti hanno dichiarato che migliorare questa difesa non è possibile. Non a costo zero, forse volevano dire. Vivere di prestiti non è facile. Ma per adesso va così.
Certo che andare sotto contro una squadra praticamente già retrocessa che fino ad oggi sul campo non ne ha vinta una è davvero roba da Fiorentina. (...) Poi arriva la bordata di Tello, una roba che lo riabilita almeno un po’, dopo tutti gli errori messi insieme. Una botta di vita, anche per i trecento tifosi viola arrivati fin qui per sventolare le loro grandi bandiere per una squadra troppo piccola per sembrare vera. Poi quel cross che finisce dentro e salva la Fiorentina da una mezza umiliazione, E grazie a Tello. Per una volta ci può stare.
L'articolo integrale di Benedetto Ferrara in edicola con La Repubblica
© RIPRODUZIONE RISERVATA