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Ferrara scrive: “Un mese in apnea. Per crederci ancora”

Lo slogan era (ed è ancora): godiamoci il presente e poi si vedrà. Ma oggi...

Redazione VN

Per molti commentatori del pallone la Fiorentina è una curiosa intrusa che ha deciso di prendere la testa della classifica quasi per scherzo. Ma Firenze è abituata a tutto questo da un pezzo. E finché era ottobre, in effetti, anche per i fans del viola era meglio amare la squadra più di sempre ma senza prendere troppo sul serio le sue incredibili performance, anche per semplice scaramanzia.

Lo slogan era (ed è ancora): godiamoci il presente e poi si vedrà. Niente pressioni sulla squadra, niente proclami, ma semmai molta passione e un bel po’ di ironia (quella funziona sempre). Certo che la vittoria di Genova, oltre che portare sulla panchina blucherchiata Vincenzo Montella (indennizzo inferiore al milione e mezzo di euro e tanti grazie formali dell’ex tecnico ai Della Valle e a Cognigni), ha portato qualche opinionista da rete nazionale ad aggiustare “lievemente” il tiro e il tifoso della Fiorentina a stropicciarsi gli occhi e a fare due conti. Con il calendario, per esempio, per capire cosa potrà accadere da qui a fine anno, cioè prima del mercato di gennaio, quello che servirà alla società per fare quegli aggiustamenti già concordati con Paulo Sousa.

Le partite da giocare sono sette: cinque in campionato e due in Europa League. I dirigenti e lo staff tecnico hanno già preso in esame le tappe da affrontare, iniziando dal girone europeo, quello dove alla Fiorentina, per essere sicura di passare il turno, non basta mettere insieme 4 punti, perché un pareggio a Basilea e una vittoria dei polacchi coi Portoghesi potrebbe aprire le porte a un eventuale biscotto tra i già promossi (in caso di pareggio con la Fiorentina) svizzeri e quelli del Lech.

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L'articolo integrale di Benedetto Ferrara in edicola con La Repubblica