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Ferrara scrive: “Della Valle lancia l’operazione nostalgia per riconquistare i tifosi”

Dopo il ritorno di Corvino, si è pensato a Rui Costa, Jorgensen e a Batistuta. Nessun contatto invece con Antognoni

Redazione VN

Una ventina di giorni fa il presidente esecutivo della Fiorentina, altrimenti detto referente unico, ha lanciato un messaggio ai suoi uomini. Un Sos sotto forma di ordine di servizio. L’obiettivo: tirare fuori idee per cercare di ricostruire il rapporto con i tifosi, con la città, con la gente. Già. Qualcuno forse deve essersi accorto che si è creata una certa freddezza tra una piazza da sempre innamorata pazza della squadra e una società che da una parte ci prova e dall’altra no.

Perché poi la gente ha voglia di esserci, di partecipare, ma già il cosiddetto calcio moderno (quello italiano) sembra eccitarsi più coi soldi delle tv che preoccuparsi per gli stadi deserti, poi ci si mette anche un finale di stagione malinconico e l’idea che comunque sarà un mercato fatto di idee più che di soldi a rendere il tutto non esattamente esaltante. Quando Sousa ha confinato Guerini in una stanzetta impedendogli anche di assistere agli allenamenti si è capito che l’atmosfera complessiva non era esaltante. E anche per questo un giorno Cognigni ha preso le sue decisioni. La prima: fare fuori Guerini e Pradè per richiamare il suo amato Corvino, col quale ormai si confidava da mesi.

La seconda: consultare Manuel Rui Costa. Sai che colpo, il grande Manuel di nuovo al Franchi, da dirigente. Un po’ ingombrante per uno come Corvino, però. Insomma, e poi come convincere il grande Rui a lasciare il suo Benfica? Insomma, servono idee. Grandi, piccole, non importa. Idee per dare una segnale alla città. Perché non basta il ritorno del vecchio diesse, che pure conosce bene la Fiorentina e sa parlare a modo suo ai tifosi, oltre che gestire buona parte dei media con una certa disinvoltura. Ma questo non basta. Così si è pensato a Rui, Jorgensen e a Batistuta. Nessun contatto invece con Antognoni, col quale resta una certa freddezza. (...)

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