Su La Repubblica in edicola oggi Benedetto Ferrara fa il punto sulla stagione della Fiorentina, inserendo ciascun giocatore in una delle tre categorie di giudizio: promossi, rimandati, bocciati. "Il gruppo nel suo complesso merita solo elogi per il comportamento dimostrato nei giorni più difficili e per aver portato in fondo la stagione con grande compattezza e spirito di gruppo. Detto questo, è inevitabile iniziare a fare un bilancio tecnico individuale, per capire cosa resta di questi mesi di campo".
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Ferrara scrive: “Promossi e bocciati, il bilancio della stagione della Fiorentina”
Sono dieci i nomi da cui ripartire: quattro difensori e altrettanti centrocampisti, poi Chiesa e Simeone
Promossi: "Federico Chiesa ormai non è più una novità, questa stagione lo ha rivelato come uno di quelli che può davvero spaccare in due una partita. Gli eccessi di egoismo spariranno col tempo. Lui e Simeone sono stati gli attaccanti più coerenti, se pur con inevitabili momenti di ombra. L’argentino ha sicuramente bisogno di maggiore supporto in zona gol. Inutile ricordare la famosa “garra”, e anche che sicuramente gli anni lo aiuteranno a farsi più furbo e concreto in area di rigore". Poi Veretout, Dabo, Badelj. Tra i promossi del centrocampo, ma con riserva, c'è anche Benassi, che può fare meglio di così. Infine Pezzella, Milenkovic, Hugo e Biraghi.
Rimandati: "I portieri sono stati un problema, soprattutto per i su e giù di Sportiello. Diciamo che una bocciatura forse è eccessiva, ma sul fatto che venga riscattato ogni dubbio è lecito". Fanno parte del limbo dei rimandati anche Laurini, Saponara e Lo Faso, che per varie ragioni non ha avuto occasione di esprimersi.
Bocciati: "Il povero Dragowski non ha avuto nè fortuna, nè tanto meno riflessi. Si rifarà sicuramente altrove. Maxi Olivera, colpo da 5 milioni, non ha quasi mai visto il campo, più o meno come il suo collega Cristoforo e il simpatico Gaspar, terzino immaginario". Thereau, Gil Dias e Falcinelli fanno parte della stessa categoria. "Poi c’è Eysseric, quello con la maglia numero dieci. Antognoni non ha sporto querela. Troppo buono, il capitano".
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