Come riporta Repubblica in edicola stamani a firma Benedetto Ferrara, sono giovani brillanti, italiani ed entusiasti. La Fiorentina del futuro? Boh, forse, chissà. È l’Atalanta, la prossima avversaria di Sousa, la più bella novità della stagione, anche perché questo campionato ha ben poco da offrire. L'unica notizia degna di nota, a tre punti dal Napoli e quindi dalla zona Champions. La retorica del calcio chiama questi fenomeni miracoli, o favole. E sono quelli che servono per far credere che anche qui sia possibile un caso Leicester, o che ancora possano ripetersi storie come quella del Cagliari di Riva, del Verona di Bagnoli o della Samp di Vialli e Mancini.
stampa
Ferrara scrive: “Modello Atalanta, il futuro viola prende appunti”
L'articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica
Dalle difficoltà Gasperin ha tirato fuori i Conti, i Gagliardini, i Caldara dopo un avvio quasi disastroso. Anche perché costruire giovani per le grandi può essere eccitante. Per le grandi, però. Inter, Juve, Milan: se guardi l’Atalanta qualcosa da acquistare c’è sempre. Loro li crescono a Zingonia, le grandi tirano fuori un pacco di soldi per portarseli a casa. Da Pazzini a Montolivo, arrivando a Sportiello. E poi Gabbiadini, Bonaventura, Grassi, Baselli e Consigli. Non tutti fenomeni, ma ottimi giocatori di sicuro. Insomma, a Bergamo un progetto ce l’avevano davvero, ma lo sfruttavano al minimo. L’Atalanta è diventata un modello per chi vorrebbe fare calcio ma non vuole spendere cifre folli. La Fiorentina, per esempio. Che è tornata a spendere in Italia acquistando Saponara e Sportiello. Due talenti da rigenerare, intanto da queste parti esponiamo Bernardeschi e Chiesa come veri trofei. E magari altri giovani sbocceranno. Italiani. Ma anche serbi, perché quel supermarket è meno caro e la Fiorentina ci si butta sempre a capofitto per generare le sue plusvalenze.
L'articolo integrale sull'edizione fiorentina di Repubblica
© RIPRODUZIONE RISERVATA