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Ferrara scrive: “Fiorentina, riparte da Moena la squadra che (ancora) non c’è”

Un estratto dell'articolo di Benedetto Ferrara sull'edizione odierna de La Repubblica

Redazione VN

"Un estratto dell'articolo firmato da Benedetto Ferrara sull'edizione odierna de La Repubblica

"Moena. Moena è sempre lì. Serena, immobile nel tempo, pronta ad accogliere chiunque. Pensionati in vacanza, tedeschi in mountain bike, squadre di calcio che vanno su e giù, tifosi felici o depressi. Dipende. Il sesto anno porta con sé l’entusiasmo di quando i tuoi ti mandavano in vacanza dalla zia tanto affettuosa ma anche un tantino ansiosa. ... sì, ok, tutto bello, ma anche basta, però.

E forse lo pensano anche gli abitanti del paesino incantato, che hanno visto Verdù e Cristoforo, Iakovenko e Milic, hanno incontrato Montella sorridente e Sousa recitare poesie della fuffa a memoria.

Ora c’è Pioli, uno dei pochi riconoscibili di questo gruppo un po’ scassato in attesa di cambiare pelle. Onore ai sette tifosi della Fiorentina che hanno aspettato il pullman della squadra davanti all’albergo. D’altra parte quando hanno fissato le vacanze con la loro squadra del cuore mica sapevano cosa avrebbero trovato. E probabilmente sarebbero venuti lo stesso. Perché li vedi eccitati come bambini che cercano autografi senza sapere chi stanno applaudendo, visto che di possibili titolari ce ne sono tre o quattro: Vecino, Sportiello, Vitor Hugo, Saponara e Tomovic. L’unico attaccante presente è il mitico Rebic che ... saluta e sorride, ogni anno lui passa da qui e poi riparte. Tipo vacanza dalla zia, appunto. Ma da Montella a Pioli è passato molto tempo e sono successe molte cose. Anche quella Fiorentina fu ricostruita in corsa: dalla notte delle pernici in poi cambiò tutto, e fu una rivoluzione col sorriso, quella [...].

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